
Tutta colpa della formazione di un insidioso ciclone sul bacino del Mediterraneo che trarrà energia dalle acque fin troppo miti per la stagione e che darà il via ad una fase burrascosa con venti forti e precipitazioni intense.
FINO A 150/200 LITRI DI PIOGGIA PER METRO QUADRATO: LE REGIONI A RISCHIO
Questo tipo di configurazione favorisce lo scontro tra masse d'aria di origine diversa aumentando di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi, già nel corso delle prossime ore di Lunedì 24 Novembre.
A causa del movimento antiorario delle correnti, il vortice richiamerà a sé correnti d'aria calda dai quadranti meridionali (Libeccio e Scirocco) le quali, dopo aver attraversato il mare e caricatesi di umidità, forniranno un surplus di carburante (energia potenziale) per l'innesco di forti temporali.
Secondo gli ultimi aggiornamenti le regioni maggiormente esposte saranno quelle del Centro-Sud e le due Isole Maggiori dove localmente potrebbero cadere fino ad oltre 150/200 l/mq di pioggia in pochissimo tempo, ovvero l'equivalente cioè delle precipitazioni attese in 2 mesi.
Occhi puntati, in particolare, su Friuli orientale (provincia di Gorizia, già duramente colpita dall'alluvione di settimana scorsa), alta Toscana, Lazio, Campania e Calabria. Complice l’aumento improvviso delle temperature causato dai venti più miti dai quadranti meridionali, la neve caduta negli ultimi giorni si fonderà rapidamente fino a quote piuttosto elevate; questo andrà ad alimentare torrenti e fiumi, causando potenzialmente alluvioni o allagamenti.
Da segnalare, inoltre, i venti burrascosi che investiranno buona parte dell'Italia con raffiche fino a 80 km/h e pericolose mareggiate lungo le coste maggiormente esposte (litorali tirrenici e delle due Isole Maggiori).