Pur trattandosi, naturalmente, di indicazioni da non intendersi come previsioni di dettaglio, esse sono un modo di predire, a livello generale, cosa potrà accadere, sia dal punto di vista climatico (anomalie nelle temperature), sia da quello pluviometrico (anomalie nelle precipitazioni), non solo per la festività dell'Immacolata, ma anche per il prossimo Natale.
TEMPO STABILE, MA MOLTO FREDDO FINO ALL'IMMACOLATA
L’avvio di Dicembre sarà caratterizzato da condizioni di prevalente stabilità atmosferica, grazie alla presenza di un campo di alta pressione che tenderà a consolidarsi sul Mediterraneo centrale. Il tempo risulterà in gran parte soleggiato o poco nuvoloso su molte regioni, con scarse precipitazioni e venti generalmente debole.
Nonostante un quadro stabile, le temperature si manterranno piuttosto basse, soprattutto nelle ore notturne e al primo mattino, quando saranno possibili diffuse gelate nelle zone interne e di pianura. Le massime, pur in lieve ripresa, rimarranno comunque su valori inferiori alle medie del periodo. La causa di questo clima freddo, nonostante il tempo stabile, è il continuo afflusso di correnti molto fredde provenienti dal Nord Europa. Si verrà infatti a creare una sorta di corridoio gelido, all’interno del quale continuerà ad affluire aria di origine artica, mantenendo le temperature su valori bassi, almeno fino all'Immacolata.
Non è escluso che, dopo i primi giorni del mese più stabili, il campo di alta pressione possa essere insidiato da nuovi affondi perturbati provenienti dall’Atlantico. Eventuali ondulazioni del flusso potrebbero infatti indebolire la struttura anticiclonica, aprendo la strada a un cambiamento del tempo e a un possibile ritorno dell’instabilità.
Per la seconda parte di Dicembre, dunque anche a ridosso del Natale, sarà decisivo il comportamento del Vortice Polare. Negli ultimi giorni le temperature stanno rapidamente scendendo, sia in stratosfera che troposfera, sopra il mar Glaciale Artico. Ciò sta favorendo lo sviluppo, sopra l’area artica, di un primo nucleo di aria molto fredda, che rappresenta il "core" del nuovo vortice polare stratosferico.
Osservando le previsioni per le prime settimane di Dicembre, si apre uno scenario molto interessante sul vortice polare stratosferico. Esso potrebbe infatti essere influenzato da blocchi di alta pressione sulle regioni artiche (quindi masse d'aria più "calde" della norma") e dalle ondulazioni del jet stream (la corrente a getto), configurazioni definite dagli studiosi come forzanti d’onda verso l’alto.
Sostanzialmente, il vortice polare potrebbe dunque perdere coesione e andare in crisi, con l’aria gelida che avrebbe dunque la possibilità di scivolare verso sud, portando con sé ondate di freddo intenso, maltempo e scenari meteorologici più estremi. Nella mappa qui sotto possiamo notare un'area con temperature sopra la media (indicate con il +) e zone più fredde (indicate con il -); da qui si evince chiaramente un vortice polare tutt'altro che compatto ed anzi diviso in due settori ben distinti.
Vi terremo aggiornati.