Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e come mai è così pericoloso.
L’invasione dei vermicani, il cui nome scientifico è Hermodice carunculata, si sta verificando soprattutto nei mari di Sicilia, Calabria e Puglia. Questi vermi sono noti per la loro voracità e la capacità di rigenerarsi se spezzati. I loro aculei contengono tossine urticanti che possono causare edemi, pruriti e in alcuni casi febbre ed infezioni. Non solo, la presenza di questi vermi è una seria minaccia sia per le specie marine, come i coralli e sia per i pescatori che si ritrovano le loro reti saccheggiate da questi predatori.
Occorre precisare che, come riportato anche dal Corriere della Sera, il vermocane si incontra più facilmente in prossimità di rocce e scogli. Uno studio sulla diffusione di questo anellide marino condotto da tre studiosi dell'Università di Modena e Reggio Emilia - Roberto Simonini, Sara Righi, Daniela Prevedelli - e pubblicato su Mediterranean Marine Science, ha analizzato la distribuzione di questo invertebrato determinando, sulla base di un dataset relativo al periodo 1967-2019 che ha preso in considerazione rilevazioni presenti nella letteratura scientifica, risposte a questionari da parte di operatori del settore, segnalazioni di privati attraverso i social network.
Dai risultati è emerso che nell'84,5% dei casi gli esemplari sono stati avvistati in prossimità o sopra a substrati rocciosi, sia grezzi sia ricoperti di alghe, mentre più inusuale è stata la presenza su sedimenti sabbiosi, praterie di posidonie o di altre piante marine, relitti di imbarcazioni.
Se si dovesse entrare a contatto con questo animale marino si potrebbe andare incontro a irritazioni cutanee e dolore intenso. Inoltre, il contatto con i suoi aculei può causare anche rossore, gonfiore, prurito e reazioni allergiche. E' consigliabile non toccare il verme e indossare guanti protettivi se si maneggiano oggetti che potrebbero essere stati in contatto con questo animale.
Dunque, sebbene il suo profilo non sia quello di un mostro marino, è bene sapere a quali conseguenze porta la sua diffusione ed evitare di avvicinarsi se si vede un animale simile a riva.