L’incremento dei decessi riflette una crescita ancora più marcata dei casi di malattia, che supereranno i 30 milioni annui rispetto ai 18,5 milioni registrati oggi. La ricerca, frutto della collaborazione del Global Burden of Disease Study Cancer Collaborators, individua diverse cause alla base di questa tendenza preoccupante: aumento demografico, invecchiamento della popolazione e diffusione di fattori di rischio modificabili.
Il ruolo dei fattori di rischio
Lo studio sottolinea che nel 2023 circa il 42% dei decessi per cancro (pari a 4,3 milioni di persone) era attribuibile a 44 fattori di rischio potenzialmente prevenibili. Tra questi, il consumo di tabacco è il principale, contribuendo al 21% dei decessi globali. Seguono stili di vita poco salutari come alimentazione scorretta, consumo eccessivo di alcol, obesità, esposizione a rischi professionali e inquinamento atmosferico, oltre a comportamenti sessuali a rischio.
"Con 4 decessi per cancro su 10 legati a fattori di rischio noti, ci sono enormi opportunità per i Paesi di intervenire, prevenendo casi e salvando vite", ha affermato Theo Vos, uno degli autori dello studio e ricercatore presso l’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’University of Washington.
Prevenzione e politiche sanitarie
Secondo gli esperti, l’aumento previsto dei casi e dei decessi per cancro richiede un approccio integrato, che combini politiche di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento. Interventi mirati su stili di vita e ambiente possono ridurre significativamente il peso della malattia. In particolare, ridurre il consumo di tabacco, promuovere una dieta equilibrata e adottare misure contro inquinamento e rischi professionali può avere un impatto diretto sul numero di vite salvate. Il VIDEO ANSA in alto.
