Ma di cosa si tratta? Alle alte latitudini scorrono delle correnti (più fredde e instabili) ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (molto calde e stabili) e gli scambi di calore tra Nord e Sud Europa in particolari condizioni possono evolvere, appunto, in una goccia fredda, ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da una più vasta depressione atlantica o nordeuropea. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti. Ed è proprio quello che succederà da Lunedì 24 Marzo in avanti: questo nucleo infatti tenderà a stazionare sul bacino del Mediterraneo destabilizzando il tempo atmosferico anche per i giorni a seguire.
RISCHIO GRANDINATE
Detto in maniera semplice, nelle giornate di Martedì 25, Mercoledì 26 e Giovedì 27 Marzo ci aspettiamo tante piogge e temporali: come capita spesso in questa stagione, ciò non significa affatto che tutte le giornate saranno compromesse dalle precipitazioni, anzi, questi fenomeni durano in genere al massimo poche ore per poi tornare il sole (la classica instabilità primaverile).
Attenzione però, proprio grazie ad un maggior soleggiamento, ed al primo caldo di stagione, aumenterà l'energia potenziale in gioco nei bassi strati dell'atmosfera (umidità e calore) che di fatto preparerà il terreno per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, ovvero di sistemi particolarmente violenti, alti fino a 8-10 km e in grado di provocare grandine (fino a 3-4 cm di diametro) e raffiche di vento ad oltre 60 km/h (downburst). A maggiori rischio saranno dapprima le regioni del Centro Nord (Martedì) e poi anche il resto dell'Italia.
Nel complesso possiamo affermare che si tratterà di una parte finale di Marzo piuttosto movimentata e dinamica fatta di continui cambiamenti atmosferici tipici della Primavera.
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