
I meteorologi de iLMeteo Lorenzo Tedici e Mattia Gussoni, hanno pubblicato un report con i principali eventi meteo del 2025 in Italia mettendo in luce cause ed effetti. Il cambiamento climatico del 2025 è particolarmente evidente e nessuna area è esclusa: “Il Mar Mediterraneo è uno dei principali hotspot climatici del Pianeta, dove gli effetti del riscaldamento globale sono più rapidi ed evidenti: questo bacino si sta tropicalizzando”, ha spiegato Tedici. “A causa delle temperature del mare in aumento, si accumulano enormi quantità di energia termica che alimentano fenomeni meteorologici estremi quali temporali violenti, nubifragi, trombe marine e le stesse ondate di caldo terrestri”. Gussoni ha aggiunto: “Anche le Alpi risentono in modo drammatico della crisi climatica: i ghiacciai continuano a perdere massa e a ritirarsi a un ritmo preoccupante, mentre il permafrost si sta degradando, compromettendo la disponibilità idrica delle pianure e aumentando in modo significativo il rischio di frane e dissesti idrogeologici”.
2025 UN ANNO DI CLIMA ESTREMO: COSA E' SUCCESSO MESE PER MESE
Gennaio, Capodanno con l’anticiclone africano
Il primo mese del 2025 è stato il Gennaio più caldo a livello globale con +1,75°C rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900). L’Italia non è stata da meno con il terzo gennaio più caldo della storia (dal 1800) e un’anomalia termica positiva di +1,76°C rispetto alla media (1991-2020). Il caldo anomalo è stato provocato dall’espansione dell’anticiclone africano che si è esteso con continuità verso il bacino del Mediterraneo, raggiungendo latitudini elevate, tipicamente più fredde in questo periodo dell’anno.
Febbraio: mare caldo con 36 eventi estremi in 3 giorni
Tra il 13 e 16 Febbraio ci sono stati 36 eventi estremi tra nubifragi, tornado e grandine grossa, registrati lungo le fasce litoranee italiane. Questi eventi sono stati causati da un mar Mediterraneo molto caldo per il periodo, 2°C in più rispetto al normale. L’esempio più evidente è il nubifragio che ha allagato la Toscana costiera: a Portoferraio, in meno di 4 ore, sono caduti oltre 120 millimetri di pioggia (65 mm in un’ora). Ma non si è trattato di un fenomeno isolato: in Abruzzo si sono registrate le maggiori cumulate di pioggia sulla costa meridionale, tra Ortona (198 mm in 9 ore e mezzo) e Vasto (144 mm in poco più di 6 ore). La Campania è stata colpita da tornado e grandinate anomale, con chicchi fino a 3 centimetri di diametro, che hanno colpito le province sudorientali della Sicilia, del Salento, del Salernitano e del Lazio.

Marzo, Italia al primo posto per eventi meteo estremi tra i Paesi sul Mediterraneo
A Marzo si sono registrati ben 107 eventi meteo estremi in Italia. Secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), il nostro Paese è risultato al primo posto nella classifica dei Paesi in cui si sono registrati più eventi estremi, superando gli altri Stati del Mediterraneo, come la Spagna (97 eventi) e la Grecia (28 eventi).
Aprile, piogge e alluvioni
Un mese di maltempo con frane e alluvioni. Il Piemonte è risultato tra le regioni più colpite: il servizio meteo dell’ARPA ha confermato piogge cumulate in 72 ore tra le più intense da decenni con 300-500 mm in meno di 72 ore. A quote alte (oltre i 2.500 metri), è caduta tantissima neve: secondo i dati di Meteomont/Università di Torino, l’accumulo è stato di ben 120-150 cm in tre giorni su alcune montagne. I fiumi Dora Riparia, Dora Baltea, Sesia, Stura di Lanzo, Po, Torrente Orco, Elvo, Sangone hanno superato le soglie di guardia di livello 2 e 3 per più giorni anche a seguito della fusione della neve. Anche in Emilia Romagna si sono avute piene eccezionali, in particolare tra Piacentino e Parmense. Altri danni si sono registrati nel vicentino, dove è crollato un ponte e nel savonese con frane e smottamenti, così come in Versilia.
Maggio ed è subito 30°C
Il mese di Maggio è iniziato con un’ondata di caldo subtropicale che ha portato temperature insolitamente elevate: in alcune zone italiane si sono toccati subito 30 °C nei primi giorni del mese.
Giugno tra i più caldi di sempre
Giugno 2025 si è imposto come uno dei mesi di inizio estate più caldi degli ultimi decenni con anomalie termiche diffuse e persistenti su gran parte dell’Europa e del Mediterraneo. Elemento preoccupante del mese è stato lo zero termico - la quota più bassa dove la temperatura raggiunge gli zero gradi - che è schizzato a quote eccezionali: più volte si sono registrati valori oltre i 4500-4800 metri, con punte prossime ai 5000 metri. Di solito, in estate, la media della quota dello zero termico oscilla tra i 3000 e i 3500 metri.
Luglio, allerta rossa in 18 città su 27
A inizio Luglio l’Italia è stata investita da una massiccia ondata di calore di origine africana. 18 città su 27 del bollettino del Ministero della Salute sono state poste in allerta rossa a causa delle temperature pericolose anche per persone sane. E nonostante metà del mese sia stato poi all’insegna di temporali violenti che hanno portato a un calo termico, luglio 2025 è risultato comunque uno dei più caldi della storia italiana.

L'estate meteorologica 2025 è stata la quarta più calda dall'inizio delle misurazioni in Italia, nel 1800. L'anomalia è stata di 1,51 gradi sopra la media rispetto al trentennio 1991-2020: ancora imbattuta l'incredibile estate del 2003 (+2,59°C). Su 226 estati dall'inizio della serie storica, 222 sono risultate più fredde.
Settembre, alluvioni eccezionali in Lombardia
Nella notte fra il 21 e 22 Settembre e nelle ore successive, la Lombardia (in particolare Milano e l’hinterland), è stata investita da una forte ondata di maltempo con piogge intense e persistenti, temporali e accumuli molto elevati: in poche ore sono caduti tra i 100 e 150 mm (l’intera pioggia di 2 mesi), livelli raramente visti per un evento singolo, causando l’esondazione dei corsi d’acqua urbani Lambro e Seveso.
Ottobre, il mese più fresco dell’anno
Dopo una lunghissima serie mensile di anomalie termiche positive, con molti episodi con oltre +2°C, il mese di Ottobre 2025 ha fatto registrare una lieve anomalia termica negativa. Con una temperatura media nazionale di 13,1°C (contro una media climatologica 1991-2020 di 13,4°C) questo ottobre, in una ipotetica classifica di tutti i mesi di ottobre dal 1950, occuperebbe il 33° posto, con un'anomalia termica di circa -0.3°C.
Novembre, tornano le alluvioni e la neve fino in pianura
Tra il 16 e il 17 Novembre 2025 una forte ondata di maltempo ha colpito il Friuli Venezia Giulia con piogge eccezionalmente intense, frane, esondazioni e allagamenti. In alcune stazioni meteorologiche, si sono registrati accumuli di pioggia molto elevati: in meno di 12 ore sono caduti 250-260 mm tra Palmanova, Manzano, Dolegna del Collio e Cormons. Tra il 20 e il 24 novembre, inoltre, la discesa di aria artica ha portato a un calo termico netto: le condizioni meteorologiche (aria fredda nei bassi strati e correnti umide in quota) hanno causato nevicate precoci fino in pianura su Piemonte (Cuneo), Lombardia (Bergamo, Monza-Brianza) e a quote collinari in Emilia Romagna. Un evento di tale portata non si registrava da almeno 10 anni a novembre.

Dopo i primi giorni del mese condizionati da una forte fase di maltempo, specie al Sud, l’anticiclone africano è tornato grande protagonista, chiudendo l’anno proprio come è stato aperto. Le temperature superano, durante la seconda decade del mese, la media di dicembre di almeno 7-8°C, con lo zero termico che sfiora i 4000 metri sulle Alpi, un valore tipicamente estivo.