ZONE A RISCHIO NELLE PROSSIME 48 ORE
Massima attenzione già dalle prossime ore ed almeno fino a Giovedì 21 Agosto, quando la formazione di un ciclone darà il via ad un'importante fase di maltempo in particolare sulle regioni del Centro-Nord. Nel suo movimento il vortice richiamerà a sé venti miti da Sud (Scirocco) che attraversando tutto il bacino del Mediterraneo si caricheranno di umidità fornendo di conseguenza il carburante necessario per la genesi di imponenti celle temporalesche.
Occhi puntati in particolare su Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia dove sono attese precipitazioni a carattere di nubifragio in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d'acqua. In particolare sulle province di Belluno, Treviso, Pordenone e La Spezia sono previsti fino ad oltre 200 mm di pioggia (cioè 200 litri per metro quadrato) in pochissimo tempo. Si tratta del quantitativo d'acqua che solitamente cade in oltre 2 mesi, concentrato però in poche ore!
Ecco quindi che il pericolo di alluvioni lampo o allagamenti potrebbe concretizzarsi specie sulle aste fluviali e torrentizie minori; sulle zone di collina e montagna inoltre potrebbero attivarsi delle pericolose frane. Massima attenzione anche sulla Toscana dove sono previsti fortissimi temporali con serio rischio di downburst, le violente di vento ad oltre 100 km/h in particolare sulle province di Massa Carrara, Pisa, Livorno e Grosseto; lungo le coste non escludiamo la possibilità di mareggiate.
Il termine alluvione-lampo è diverso da quello di alluvione classica e viene usato per indicare un evento meteo estremo che si verifica a seguito di intensi temporali associati a nubifragi in lento movimento o anche stazionari su piccoli bacini idrici, fiumi, torrenti e perfino ruscelli che prima della pioggia possono essere anche completamente secchi.
Si tratta di un fenomeno molto pericoloso in quanto l'intensità della pioggia è davvero elevata: in un'ora possono accumularsi anche le precipitazioni che normalmente cadrebbero nell'arco di 2 mesi. La durata dell'evento è spesso breve, nell’ordine di qualche ora al massimo e per questo motivo si configura come uno degli eventi più estremi, sia per la violenza stessa dei fenomeni associati, sia perché non concede tempo sufficiente per allertare la popolazione interessata. Insomma, ci troveremo a fare i conti con una veloce ma pericolosa fase di maltempo. D'altronde come già capitato anche nel recente passato, dopo giorni di caldo estremo aumenta l'energia potenziale in gioco e di conseguenza il rischio di eventi meteo estremi come grandinate e nubifragi.