Onu: con le crisi ambientali milioni di vittime ogni anno (Video)

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Il prezzo dell’inazione climatica si misura ormai in vite umane. Il nuovo Lancet Countdown on Health and Climate Change è netto: non contenere il riscaldamento globale e non adattarsi ai suoi effetti significa mettere a rischio vita, salute e mezzi di sussistenza.

Secondo il rapporto, le morti legate al caldo sono aumentate del 23% dagli anni Novanta, raggiungendo in media 546.000 decessi l’anno tra il 2012 e il 2021. Nel 2024, il fumo degli incendi ha provocato 154.000 morti, mentre la diffusione della dengue è cresciuta del 49% rispetto agli anni Cinquanta. Ogni anno, inoltre, 2,5 milioni di persone muoiono per l’inquinamento generato dai combustibili fossili.

Nonostante questi dati, nel 2023 i governi hanno stanziato 956 miliardi di dollari in sussidi ai combustibili fossili, oltre tre volte quanto promesso ai Paesi più vulnerabili alla crisi climatica.

«Il bilancio di quest’anno mostra danni sanitari che raggiungono ogni angolo del pianeta» ha dichiarato Marina Romanello, direttrice del Lancet Countdown. «Questa distruzione continuerà finché non porremo fine alla dipendenza dai combustibili fossili e non accelereremo l’adattamento».


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