L’inquinamento atmosferico continua a rappresentare il più grande rischio per la salute ambientale in Europa: non è un problema astratto, ma una realtà che incide ogni giorno sulla qualità della vita. Le polveri sottili e gli ossidi di azoto possono favorire malattie cardiovascolari e respiratorie, compromettere la funzionalità di diversi organi e portare a un progressivo deterioramento della salute.
Nei prossimi giorn ed almeno fino al 16-17 Dicembre, ci aspettiamo una diffusa stabilità atmosferica per via della presenza di un'area anticiclonica in progressivo rafforzamento sul bacino del Mediterraneo e parte dell'Europa centrale. Complice anche l'assenza di vento sono previste nebbie su diverse aree di pianura del Nord e parte delle zone interne del Centro.
Massima attenzione in particolare alle zone pianeggianti di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna dove i banchi nebbiosi potranno localmente risultare molto fitti e persistenti, specie al mattino e dopo il tramonto.
Queste particolari condizioni meteorologiche ci accompagneranno per tanto tempo con l'alta pressione sempre ben salda sul bacino del Mediterraneo. Ma c'è una zona in particolare che subisce maggiormente gli effetti combinati di condizioni atmosferiche e peculiarità morfologiche: si tratta della Valle Padana, la zona più inquinata d'Italia e sicuramente una delle zone più inquinate d’Europa: per conformazione e clima funziona infatti come una specie di grande “vasca” dove l’aria fatica a muoversi. È chiusa su tre lati da montagne alte, e questo rende difficile la dispersione degli inquinanti: tutto ciò che viene emesso dalle auto, alle industrie, ai riscaldamenti domestici, fino alle attività agricole tende a rimanere lì, vicino al suolo.
In inverno la situazione peggiora: l’aria fredda e pesante resta intrappolata negli strati più bassi e quella più calda si trova sopra, creando inversioni termiche che agiscono come un “coperchio”.
Con questo tempo sarà sempre peggio perché l’aria non si rimescola e gli inquinanti restano bloccati per giorni.
Nei prossimi giorni è previsto infatti un deciso peggioramento della qualità dell’aria in particolare intorno alle grandi aree urbane e non solo dove permarrà la nebbia: massima attenzione in città come Milano, Torino, Bologna, ma anche Firenze, Roma e Napoli dove i livelli di PM10 (e di tutte le altri polveri sottili) si manterranno molto elevati.
Ricordiamo che le previsioni sulla qualità dell'aria di ogni città in Italia si possono trovare sul nostro sito, cliccando QUI.