
La causa principale va ricercata sul comparto Nord Atlantico: proprio in concomitanza delle feste di Natale prenderà vita una vasta perturbazione, sospinta da correnti polari, pronta a investire dapprima le Isole Britanniche e poi anche la Francia. Questo flusso instabile concluderà poi la sua corsa nel bacino del Mediterraneo tuffandosi direttamente dalla Porta del Rodano.
NATALE: CICLONE IN FORMAZIONE
Se ciò dovesse essere confermato non è escluso che si possa formare una ciclo-genesi sui nostri mari proprio in concomitanza con la giornata di Natale, in grado di provocare tanta pioggia specie al Nord Ovest, su buona parte del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori. Ci attende una parentesi natalizia all'insegna delle precipitazioni e sul versante tirrenico, ma al tempo stesso anche della neve sulle Alpi, a tratti anche abbondante, con fiocchi a partire dai 7/800 metri di quota (su questo avremo modo di essere più precisi nei prossimi aggiornamenti).
Una vera manna per gli amanti degli sport invernali e per gli operatori turistici.
FINE 2025 CON GELO DALLA RUSSIA
Una svolta più fredda potrebbe caratterizzare invece la fine del 2025. Alcune proiezioni, ancora a lunga scadenza e quindi da confermare, ipotizzano infatti una possibile irruzione di aria artica dalla Russia verso l’Europa centro-occidentale, con potenziali effetti anche sul bacino del Mediterraneo e sull’Italia.
Lo scenario vedrebbe un cambiamento nella circolazione atmosferica, con un indebolimento delle correnti atlantiche miti e umide e una maggiore propensione a scambi meridiani, favorendo la discesa di masse d’aria molto più fredde dalle alte latitudini. In caso di conferma, il passaggio all’aria artica potrebbe determinare un sensibile calo delle temperature, inizialmente al Nord e lungo l’Adriatico, con il rischio di un ritorno a condizioni pienamente invernali.
Vi terremo aggiornati.