
Questa situazione ha delle conseguenze rilevanti e per nulla positive.
ZERO TERMICO ELEVATISSIMO: UNA FOLLIA CLIMATICA
La cupola anticiclonica favorisce temperature eccezionalmente elevate in quota. A circa 1.500 metri di altitudine (850 hPa) si potranno raggiungere e persino superare i +15°C: si tratta di anomalie termiche molto marcate, fino a circa 12°C al di sopra della media stagionale.
Si tratta di un’anomalia che, visto siamo solo ad inizio Novembre, può essere considerata una vera e propria follia climatica e che comporterà uno zero termico (la quota espressa in metri alla quale la temperatura dell'aria in libera atmosfera passa da valori positivi a valori negativi) elevatissimo, fino a fino a 4000 metri su Alpi e Appennino centro-settentrionale, valori più da piena Estate che da pieno Autunno. Le conseguenze dirette saranno la fusione della neve recente e una scarsa possibilità di nuovi accumuli sulle montagne.
Durante i regimi anticiclonici persistenti, venti deboli e scarsa nuvolosità favoriscono la formazione di inversioni termiche nei bassi strati, che bloccano il rimescolamento dell’aria e intrappolano gli inquinanti vicino al suolo. Negli ultimi giorni la Valle Padana è tornata a essere una delle aree più inquinate d’Europa. Le rilevazioni del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) mostrano concentrazioni elevate di particolato, soprattutto nelle zone di Milano, in questo momento la città italiana peggiore per inquinamento, e dell’alta pianura lombarda.
Secondo Copernicus, i valori di PM10 e PM2.5 hanno raggiunto livelli ben superiori alle soglie raccomandate dall’OMS. L’immagine qui sotto mostra chiaramente la coltre di smog che si estende dal Piemonte al Veneto, con picchi più marcati nell’area di Milano (la città soffre maggiormente i problemi di inquinamento).