Comunemente chiamato anche temporale autorigenerante.
Analizzeremo il classico V-Shape ligure, ma questo fenomeno si è verificato anche in altre zone del nostro Paese e del mondo.
CHE COSA E' IL V-SHAPE?
Il V-Shape non è una vera e propria struttura nuvolosa, ma piuttosto la disposizione a V dell'asse delle precipitazioni che si forma su un'area ben precisa del Mar Ligure. L'evento si verifica quando una saccatura atlantica, ovvero un'area di bassa pressione, si incunea nel Mediterraneo occidentale, dando origine alla fase PRE-frontale sui settori nord-occidentali italiani, Liguria in primis.
Durante questo scenario abbiamo il richiamo di un'intensa corrente di Scirocco, che attinge un'enorme quantità di umidità e calore dal mare. Parallelamente, la Tramontana, vento freddo proveniente dalla Pianura Padana, scende dai bassi rilievi alle spalle di Genova e Savona. Maggiore è il freddo in Pianura Padana, più il contrasto termico con l'aria calda marina è accentuato, rendendo il fenomeno ancora più intenso. È proprio l'incontro di queste due masse d'aria, una calda e umida proveniente dal mare e l'altra più fredda proveniente dal continente, a creare un'intensa convergenza.
Il punto di massima convergenza, dove le correnti si scontrano con maggiore forza, si posiziona tipicamente in un'area triangolare compresa tra la provincia di Savona, Genova e il Tigullio, dando origine alla caratteristica "V" osservabile sull'immagine radar delle precipitazioni.
PERCHE' E' COSI' PERICOLOSO?
La caratteristica che rende il V-Shape così devastante è la sua stazionarietà. Una volta formatosi, il sistema tende a rimanere quasi immobile per ore, scaricando quantità d'acqua impressionanti sempre sulle stesse aree. Le precipitazioni possono raggiungere intensità eccezionali, superando i 100-200 mm in poche ore, causando un rapido rigonfiamento dei bacini idrografici.
La conformazione geografica della Liguria, con i suoi monti a ridosso del mare, agisce come una sorta di "muro", costringendo l'aria umida a salire rapidamente. Questo fenomeno, noto come stau orografico, intensifica ulteriormente le precipitazioni, "spremendo" l'umidità dalle nuvole come da una spugna. Il risultato è un diluvio concentrato che, in molti casi, ha segnato la storia della regione, come l'alluvione di Genova del 2011 o quella di Sestri Ponente del 2014.