Ingresso dell’aria fredda e temporali da contrasto
Tra la sera di Martedì e l’intera giornata di Mercoledì, l’arrivo di correnti fredde di origine russa genererà diffusa instabilità, soprattutto lungo l’Adriatico. Si attiverà il fenomeno dei “temporali da irruzione”: l’aria fredda continentale si scontrerà con l’aria ancora mite presente sulle nostre regioni, scatenando piogge intense, temporali e grandinate. Le zone più colpite saranno il Triveneto, le regioni centrali adriatiche e il Sud.
Freddo intenso e venti taglienti
Subito dopo i temporali, l’Italia entrerà in un contesto quasi invernale. A 1500 metri le temperature saranno fino a 8-10°C sotto la media stagionale, con venti di Bora che accentueranno la sensazione di freddo. Le massime sulle coste adriatiche si fermeranno a 14-15°C, mentre al Nord e nelle valli interne si registreranno minime a una cifra. La quota neve scenderà sotto i 2000 metri sull’Appennino abruzzese.
L’irruzione fredda darà vita a un profondo ciclone sullo Ionio, portando piogge persistenti e venti burrascosi soprattutto in Abruzzo e nell’estremo Sud. La stazionarietà dei fenomeni potrebbe causare piogge per oltre 72 ore, con alto rischio di alluvioni lampo, criticità idrogeologiche e mareggiate sulle coste esposte.
Il Nord, invece, vivrà giorni più tranquilli: pur con un marcato calo termico, il tempo rimarrà stabile, salvo qualche rovescio Mercoledì 1 Ottobre.