
In avviso di settimana l'Italia sarà ancora protetta da un vasto campo di alta pressione. Questo anticiclone si allungherà fino a latitudini estreme (oltre la Gran Bretagna, verso Islanda e Scandinavia). Questa spinta di aria più calda verso il Polo Nord sarà proprio la chiave del cambiamento atteso da Martedì 30 in poi.
Quando la massa d'aria più mite raggiunge l'Artico, agisce come uno "scardinatore" del freddo. L'aria gelida accumulata viene quindi costretta a scendere di latitudine attraverso un meccanismo retrogrado (da est verso ovest).
MARTEDI' 30, ARRIVA IL FREDDO ARTICO-CONTINENTALE
È proprio tra Martedì 30 e Mercoledì 31 Dicembre, che si concretizzerà l'evento: un'imponente irruzione di aria gelida proveniente dalla Russia investirà direttamente il nostro Paese, portando il maltempo in concomitanza con la fine del 2025.
Si assisterà a una netta diminuzione delle temperature, con valori che scenderanno ampiamente sotto lo zero durante la notte e nelle prime ore del mattino. Il gelo raggiungerà le pianure del Nord e le valli interne del Centro.
L'ingresso di queste correnti fredde sul Mediterraneo tenderà a destabilizzare l'atmosfera. Sul Centro-Sud in particolare, ciò potrà provocare lo sviluppo di piogge e nevicate che, tra la fine dell'anno e l'inizio del 2026, potrebbero raggiungere quote molto basse.
Al Nord e sui settori occidentali, il clima sarà freddo, ma in prevalenza più stabile e soleggiato per buona parte della settimana, senza fenomeni significativi.