Nel cuore dell’Inverno c'è un fenomeno meteorologico affascinante che può avere un impatto significativo sul clima europeo e italiano: le onde gelide provenienti dalle latitudini artiche. Queste masse d'aria, estremamente fredde, si spostano dalle regioni polari verso sud, raggiungendo il cuore del Vecchio Continente e causando un abbassamento drastico delle temperature con nevicate fino sulle zone di pianura.
Insomma le classiche ondate di gelo e neve così tipiche degli inverni del passato. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il cambiamento climatico non elimina le ondate di gelo. Anzi, potrebbe contribuire ad aumentare l'intensità di eventi estremi, sia di caldo, sia di freddo. Sebbene il riscaldamento globale porti ad un aumento delle temperature medie, le fluttuazioni atmosferiche possono ancora favorire l'arrivo di masse d'aria fredde provenienti dall'Artico.
LE ONDE GELIDE
Dobbiamo immaginare le masse d'aria artiche come delle onde del mare (ma gelide) che si propagano attraverso l’atmosfera. Proprio come un'onda che viaggia attraverso l'acqua, la massa d'aria fredda si propaga lungo le terre, arrivando a influenzare le condizioni meteorologiche in aree distanti anche migliaia di chilometri (pensate quanto è lontana la Siberia dall'Italia!).
Quando le onde gelide raggiungono il continente europeo, le temperature possono crollare drasticamente anche nel giro di poche ore. Le aree del Centro-Nord Italia sono spesso le prime a subire gli effetti di queste correnti gelide: non ci saranno solo valori termici sotto media, ma con le giuste configurazioni si possono innescare nevicate fin su pianure e coste. La mappa qui sotto mostra bene l'anomalia di temperatura prevista a livello europeo tra la fine del 2025 e l'inizio del nuovo anno: da notare i valori termici (in azzurro e blu) ben sotto le medie climatiche di riferimento.
Secondo gli ultimi aggiornamenti nei prossimi 10 giorni ci aspettiamo ben tre onde gelide che dal Nord Europa potrebbero propagarsi verso l'Italia.
- Seconda onda gelida: tra la notte di San Silvestro e Capodanno, proprio in concomitanza con il passaggio di consegne tra il 2025 e il 2026, è previsto un secondo impulso molto freddo che porterà nevicate in molte zone di pianura di Paesi Bassi, Francia e Germania. Sul nostro Paese gli effetti saranno diversi a seconda delle zone: mentre al Nord assisteremo ad un ulteriore crollo dei valori termici, al Centro-Sud (specie versante Adriatico) si potranno verificare delle bufere nevose fino a quote molto basse.
- Terza onda gelida: dopo il 2-3 Gennaio. La più potente irruzione artica potrebbe avvenire nel nuovo anno, con l'ingresso di masse d'aria gelide dal Polo Nord fin sul bacino del Mediterraneo. Da valutare la possibile interazione tra il freddo in discesa dall'Artico e l'arrivo di una perturbazione di origine atlantica che potrebbe dar vita ad un periodo molto movimentato e dinamico.
Se non possiamo ancora scendere nei dettagli, certamente siamo in grado di affermare che ci aspetta una fase decisamente più dinamica e fredda, con il rischio di nevicate fino a bassissima quota a partire dalle regioni del Centro-Nord.