Le SUPERCELLE
Nella classificazione dei temporali, le supercelle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone.
Con il caldo in aumento cresce pure l'energia potenziale (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) in gioco per lo sviluppo, appunto, di celle temporalesche imponenti, in grado di provocare eventi meteo estremi come quello della grandine grossa e, nei casi più rari, pure dei tornado (o trombe d'aria, ricordiamo che i due termini sono sinonimi).
La GRANDINE GROSSA e i DOWNBURST
Non solo. Con le supercelle aumenta pure le probabilità di grandine di grosse dimensioni (fino a 8-10 cm di diametro) associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst. Quest'ultimo, definito anche come raffica discendente, è un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate, anche superiori ai 100 km/h.
PREVISIONI E PROSPETTIVE
Il clima sta cambiando e in futuro dovremo affrontare sempre più spesso fenomeni di questo tipo a causa di un maggiore riscaldamento dell'atmosfera che provoca un aumento dell'evaporazione e di conseguenza un aumento dell'energia potenziale in gioco per l'innesco di queste immense celle temporalesche.
Ed è proprio quello che sta per accadere: già nel corso di Mercoledì 15 Maggio l'ingresso di correnti instabili in quota destabilizzerà non poco l'atmosfera provocando i primi temporali sulle Alpi.
La nostra attenzione, tuttavia, si concentra tra il pomeriggio e la serata: la mappa qui sotto mette bene in evidenza le zone più a rischio: occhi puntati soprattutto su alto Piemonte e Lombardia dove sono attesi veri e propri nubifragi in grado di scaricare al suolo oltre 200/300 mm di pioggia in poco tempo (si tratta dell'equivalente di acqua che solitamente cade in tutto il mese di Maggio). Successivamente, massima attenzione a Veneto ed Emilia Romagna: queste regioni si troveranno in una sorta di zona di convergenza dove interagiscono masse d'aria diverse: da una parte le correnti calde e molto umide di Scirocco e dall'altra l'irruzione di aria più fredda in quota pilotata dal ciclone centrato tra Francia e Isole Britanniche. Il rischio è che si possano formare delle supercelle temporalesche con la possibilità di grandinate anche di medio-grosse dimensioni; da non escludere il pericolo di tornado, anche se si tratterebbe eventualmente di fenomeni molto localizzati.