L’attuale scenario meteo sull’Italia è dominato da un robusto anticiclone di origine africana, capace di imporre giornate di sole intenso e temperature roventi. L’aria calda in arrivo dal Sahara continuerà a far salire i valori termici ben oltre la media stagionale, con punte che in molte aree supereranno abbondantemente i 36-38°C, portando afa e notti tropicali. Tuttavia, nei prossimi giorni, questa bolla di calore potrebbe essere disturbata da fenomeni temporaleschi improvvisi e loclamente violenti.
TEMPORALI DA MARTEDI' 12
Il caldo estremo, unito a un’elevata umidità atmosferica, costituirà la miscela perfetta per lo sviluppo di temporali di calore che a partire da Martedì 12 e per gran parte della settimana, disturberanno alcune zone del Paese. Questi eventi, noti in meteorologia come temporali termoconvettivi, non necessitano di perturbazioni organizzate per manifestarsi.
Dal punto di vista didattico, è importante ricordare che un anticiclone agisce come una sorta di “scudo” atmosferico, bloccando le perturbazioni e garantendo stabilità. Tuttavia, quando l’energia termica accumulata in prossimità del suolo supera determinate soglie, possono innescarsi fenomeni locali capaci di “bucare” questa cupola di alta pressione specialmente, come in questo caso, quando in quota è presente una debole circolazione d'aria più fredda ed instabile. Ed è proprio ciò che accadrà in questa fase, con temporali isolati che riusciranno a svilupparsi anche in un contesto di meteo prevalentemente stabile.
Questi temporali hanno un carattere imprevedibile: possono nascere e dissolversi nell’arco di poche decine di minuti, ma nel frattempo produrre rovesci intensi, raffiche di vento e, in alcuni casi, grandinate anche di media intensità. Il contrasto termico e l’energia in gioco rendono queste manifestazioni tanto spettacolari quanto potenzialmente insidiose.
LE AREE GEOGRAFICHE A RISCHIO
Il cuore dell’instabilità si concentrerà lungo le Alpi, le Prealpi e l’Appennino centrale e settentrionale, dove le correnti ascensionali trovano un terreno favorevole per alimentare i moti convettivi. Durante le ore centrali e pomeridiane di queste giornate, i rilievi diventeranno il vero laboratorio atmosferico di questa fase meteo, con nubi torreggianti pronte a scaricare precipitazioni improvvise.
In alcune circostanze, le celle temporalesche più vigorose potranno occasionalmente minacciare le pianure limitrofe, colpendo anche aree lontane dalle montagne, come parti della Pianura Padana o le valli interne del Centro Italia. Questo significa che persino chi si troverà a distanza dai rilievi potrà essere sorpreso da rovesci improvvisi, anche se il rischio si manterrà comunque molto basso.
Malgrado la parentesi di instabilità pomeridiana, l’anticiclone africano resterà saldo, mantenendo condizioni di bel tempo prevalente su gran parte del territorio nazionale. Nelle zone non raggiunte dai temporali, il sole e il caldo intenso continueranno a dominare, portando a giornate afose e notti calde di stampo tipicamente tropicale.