
FIUMI IN PIENA - Il calo della quota neve fino alle colline ha in parte attenuato gli effetti, trattenendo parte delle precipitazioni in forma solida, ma non è bastato a evitare criticità diffuse.
Numerosi corsi d’acqua risultano in piena, con interventi sugli argini per ridurre il rischio di esondazioni nei centri abitati. A complicare ulteriormente la situazione, i forti venti di bora che ostacolano il deflusso verso l’Adriatico, attualmente molto mosso. Secondo il sindaco di Cotignola, il passaggio della piena è atteso intorno alle 23, con livelli che potrebbero sfiorare i 16 metri. Sono in corso evacuazioni precauzionali:
chi vive entro 300 metri dal fiume è invitato a evacuare verso gli hub di accoglienza o da parenti e amici;
chi abita entro 1 km deve spostarsi ai piani alti e restare pronto.
Situazione fiumi (ARPAE): destano preoccupazione soprattutto Senio e Lamone.
Il Senio ha superato la soglia rossa a Tebano (in calo) e a Cotignola (in aumento, colmo atteso alle 22). Il Lamone è oltre soglia rossa a Pieve Cesato (in aumento). Il Marzeno, oltre soglia a Rivalta, è ora in calo. Nelle prossime ore le piene transiteranno nella Pianura Ravennate.
TEMPO IN MIGLIORAMENTO, MA RIMANE L'ALLERTA– La fase di maltempo è ormai agli sgoccioli: da Santo Stefano è atteso un graduale miglioramento, con l’esaurimento delle precipitazioni e schiarite sempre più ampie. Il Dipartimento della Protezione civile per la giornata del 26 dicembre prevede allerta arancione per rischio idraulico in Emilia Romagna, in particolare nella Pianura bolognese. Allerta gialla sulla costa romagnola, la pianura modenese, la collina romagnola. Allerta gialla per rischio temporali e rischio idrogeologico anche in Abruzzo, in Puglia, in Sardegna, in Sicilia.