
Cause e stagionalità del ciclone tropicale
Piccola guida sulle condizioni che permettono la sua formazione
Il ciclone tropicale Megh, che si abbatterà sullo Yemen, segue a ruota l'uragano Chapala. Le cause e la formazione dei cicloni tropicali sono attualmente oggetto di ricerche scientifiche e non sono ancora perfettamente chiare. Dagli studi si è compreso che sono necessari almeno cinque fattori concomitanti per la loro formazione:innanzitutto la temperatura del mare deve essere al di sopra di 26.5 gradi dalla superficie fino ad una profondità di almeno 50 metri per garantire un apporto duraturo di energia. Le condizioni nell'atmosfera superiore tipiche della formazione di temporali: la temperatura dell'atmosfera deve diminuire rapidamente con l'altezza e la media troposfera deve essere relativamente umida.Una perturbazione meteorologica preesistente, di solito un fronte tropicale, una perturbazione temporalesca priva di rotazione che attraversa gli oceani tropicali. Ci deve essere inoltre una distanza di 10° o di più dall'Equatore, oltre all'assenza o presenza ridotta di componenti di 'taglio nel vento'. Questi cambiamenti possono spezzare la struttura verticale di un ciclone tropicale. Esistono però casi di cicloni tropicali che si sono formati senza rispettare tutte le condizioni suddette: basti pensare all'uragano Ivan del 2004, che si formò alla latitudine di 9,7 gradi Nord.Solamente alterazioni ben specifiche della condizione meteorologica possono portare alla formazione di cicloni tropicali, tra queste: avremo le onde tropicali, o ondulazioni degli alisei che, come accennato sopra, si muovono verso ovest, spostando zone di venti convergenti. Questo spesso conduce alla formazione di temporali che talvolta possono essere all'origine di cicloni tropicali. Un fenomeno simile alle onde tropicali sono le perturbazioni dell'Africa occidentale, che nascono sul continente spostandosi in seguito in direzione dell'Atlantico occidentale.Depressioni tropicali della troposfera superiore, che sono minimi di pressione ad alta quota con interno freddo. Si può formare un ciclone tropicale a interno caldo quando una di queste depressioni occasionalmente si fa strada fino ai livelli di bassa quota, producendo convezione in profondità.A livello mondiale, l'attività dei cicloni tropicali ha un picco a fine estate quando le temperature dell'acqua sono più alte. Peraltro, ogni bacino ha il suo specifico andamento stagionale: ad esmpio, nell'Atlantico Settentrionale, gli uragani si concentrano nel periodo giugno-novembre, con un picco tra la fine di agosto e tutto settembre (il picco statistico medio cade il 10 settembre). Il Pacifico nordorientale ha un periodo di attività più ampio, ma simile all'Atlantico. Il Pacifico nordoccidentale vede cicloni tropicali tutto l'anno, con un minimo a febbraio e un picco all'inizio di settembre. Nell'Oceano Indiano settentrionale, i cicloni tropicali sono più frequenti da aprile a dicembre, con picchi a maggio e novembre. Nell'emisfero australe, l'attività dei cicloni tropicali comincia alla fine di ottobre e finisce a maggio, con un picco tra la metà di febbraio e i primi giorni di marzo. A livello mondiale, si formano in media 80 cicloni tropicali all'anno.

Un'immagine di un ciclone tropicale
