Il mese di giugno, quindi, si sta presentando come il mese di marzo e gli esperti sono preoccupati poiché si tratta di una situazione anomala. Complici di tutto ciò sono sicuramente le condizioni climatiche che stanno cambiando le carte in tavola. Proprio per questo motivo, in particolare negli USA, è stato approvato il vaccino mRNA contro il virus sinciziale (Rsv), che sta colpendo soprattutto i bambini e gli anziani.
Come riporta anche il quotidiano Repubblica, la situazione attuale vede un’ondata virale inattesa. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano, afferma: "La curva di contagio si abbassa in modo estremamente lento, segnando un'eccezione rispetto agli anni precedenti”. Oltre a Pregliasco si aggiunge anche Pier Luigi Lopalco, docente di Epidemiologia all'Università del Salento, che sottolinea: "La circolazione di virus respiratori quest'anno è stata eccezionale. Di conseguenza la coda epidemica è particolarmente lunga. Ancora si registrano casi di influenza, così come si è avuto un leggero incremento di segnalazioni Covid”.
Ad oggi, tra i virus respiratori ancora in circolazione, troviamo al primo posto il rhinovirus, a seguire il virus parainfluenzale (sintomi influenzali), gli enterovirus (anche vomito e diarrea), gli adenovirus (anche congiuntiviti e gastroeneteriti) e il metapneumovirus (naso che cola, febbre, tosse e respiro sibilante e, se l'infezione è grave, distress respiratorio). Tra i sintomi più diffusi troviamo: raffreddore, mal di gola, febbre, disturbi gastrointestinali, dolore alle ossa, brividi e malessere generale.
Ma cosa bisogna fare per curarsi? "Il problema si può anche trattare con un'automedicazione responsabile - precisa Pregliasco -. Ciò vuol dire utilizzare farmaci sintomatici che devono attenuare i disturbi senza però azzerarli: questo è un principio chiave proprio dell'automedicazione responsabile”. Per evitare che il virus possa prendere il sopravvento, precisa l'esperto, i sintomi vanno alleviati ‘senza cancellarli del tutto’, in modo tale che l'organismo possa sviluppare i giusti anticorpi per contrastare il nemico e vincerlo. "Parliamo di principi attivi che vanno dall'antifebbrile, all'acetilsalicilico, all'ibuprofenere e al decongestionante nasale, da soli o formulati in mix, ad altri farmaci mirati ai sintomi specifici - conclude il virologo -. L'antibiotico, invece, non va mai preso di primo acchito. E occorre fare attenzione ai quattro giorni iniziali: se le cose non migliorano bisogna andare dal medico”.