CUNEO 31 Luglio 2025 - Dopo quasi un anno di ricerche, sono stati ritrovati i resti di
Nicola Ivaldo, il medico chirurgo
di 66 anni di Albenga (Savona) scomparso tra il 15 e il 16 settembre 2024 durante un’escursione solitaria sul
Monviso. Il corpo è stato individuato questa mattina grazie
all’utilizzo di
droni e di un
software di analisi avanzata impiegato dal Soccorso Alpino.
Come riportato su
Repubblica, i resti si trovavano a
3150 metri di quota, all’interno del
canale Perotti, sulla parete
nord del Monviso. Una zona impervia, ma coerente con le indicazioni fornite fin da subito dalle
celle telefoniche agganciate dal cellulare dell’uomo, che avevano indirizzato le ricerche
verso i versanti nord e ovest.
Ivaldo aveva parcheggiato la sua auto nei pressi della diga di
Pontechianale, in alta Valle Varaita, e si era avventurato in montagna senza fare più ritorno. Grande appassionato di
alpinismo, era partito per un’escursione che, purtroppo, si è rivelata fatale.
Nei giorni scorsi, grazie al lavoro di
piloti di droni specializzati, sono stati mappati
183 ettari di montagna e scattati oltre
2600 fotogrammi ad alta risoluzione. Le immagini
sono state elaborate da un software in grado di analizzare i pixel per individuare elementi anomali nel paesaggio. Uno dei target evidenziati dal programma si è rivelato decisivo.
Approfittando di condizioni meteo favorevoli, i droni sono tornati in quota e hanno individuato i resti all’interno del canale. Il
recupero è stato effettuato con
l’
elicottero dei Vigili del Fuoco, insieme a operatori del
Soccorso Alpino, della
Guardia di Finanza e delle forze dell’ordine per gli accertamenti di
Polizia
Giudiziaria.
Si attende ora la conferma ufficiale dell’identità attraverso l’esame del DNA, ma tutti gli indizi fanno pensare che si tratti proprio del medico ligure disperso quasi un anno fa.
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