
Nel corso della prossima settimana è previsto infatti il sopraggiungere di una serie di impulsi alimentati da correnti d'aria di origine artica la quale, scendendo direttamente dal Polo Nord, innescheranno un radicale cambio del tempo provocando un drastico calo delle temperature e le prime nevicate a bassissima quota.
I motivi di questa svolta vanno ricercati nei grandi movimenti attesi a scala emisferica già tra il prossimo weekend e la giornata di Lunedì 11 Novembre quando, tra Scandinavia e Russia, si creerà una sorta di "scivolo" che consentirà alle correnti artiche di investire dapprima l'Europa orientale, per poi dilagare anche sul resto del Vecchio Continente; questo flusso gelido, dalle caratteristiche prettamente invernali, concluderebbe poi la sua corsa nel bacino del Mediterraneo, tuffandosi sia dalla Porta del Rodano, sia da quella della Bora.
DOPO IL FREDDO UN CICLONE: OCCHIO ALLA NEVE
Successivamente potrebbe scavarrsi un profondo ciclone sui nostri mari, continuamente alimentato da correnti instabili. Come il passato climatologico del nostro Paese ci insegna, questo genere di configurazione è in grado di provocare precipitazioni abbondanti, con il rischio anche di locali nubifragi e allagamenti (andrà valutato poi nei prossimi giorni dove effettivamente si formerà il minimo di pressione e la sua traiettoria).
Visto il calo termico che si registrerà non possiamo escludere nevicate fino a quote molto basse: occhio, in particolare, a Piemonte, Liguria e zone interne del Centro.
PER APPROFONDIRE: Freddo e Neve nell'Inverno 2024/2025. Dipenderà dal Vortice Polare, c'è una prima proiezione Meteo