Nel dettaglio si tratta di una possente struttura ciclonica che possiamo immaginare come una vasta area di bassa pressione, al cui interno è racchiusa tutta l'aria fredda che si produce continuamente sulla calotta artica e che trova il suo sfogo attraverso i centri depressionari diretti verso sud e quindi fin sull'Italia, portando maltempo e un drastico calo delle temperature.
Il comportamento del vortice polare non è tuttavia sempre uguale.
Per esempio, se è forte e compatto il freddo rimane confinato al Polo Nord, ragion per cui sull'Italia c’è da attendersi un tempo stabile con alta pressione e aria mite. Ma se il Vortice è "debole" va in crisi e gli effetti possono essere più o meno intensi. Talvolta esso può letteralmente dividersi in due o più parti muovendosi con il suo carico di aria molto fredda ed instabile verso sud. Quando si spacca/indebolisce la probabilità che ondate di gelo raggiungano anche la nostra Penisola crescono notevolmente. La causa della spaccatura del Vortice Polare va ricercata nell'afflusso di correnti decisamente più calde in alta atmosfera, evento che in termine tecnico viene chiamato stratwarming (riscaldamento stratosferico).
Proprio il rafforzamento della "corrente a getto polare", che tenderà a scendere ulteriormente di latitudine verso fine Ottobre, provocherà un abbassamento del flusso perturbato principale, aprendo la porta a importanti fasi di maltempo, sia in Europa sia in Italia. Un po' come avvenuto nelle ultime settimane.
PROIEZIONI
La prossima stagione è ancora lontana, ma questa attività del Vortice Polare, piuttosto vivace, potrebbe determinare uno scombussolamento del clima, anche importante. Bisogna monitorare sempre quello che accade alle alte latitudini e non solo le dinamiche in atto sul nostro Paese.
L'ipotesi, al momento, è che l'Inverno possa essere caratterizzato da fasi fredde di breve durata, in un contesto votato al sopra media e alla stabilità atmosferica, come sempre più spesso abbiamo sperimentato nell'ultimo periodo. Non è escluso, tuttavia, che queste fasi, seppur rapide, possano provocare eventi di una certa rilevanza, anche di neve a bassa quota o fino in pianura.