Complice il forte riscaldamento dell'atmosfera ci aspettiamo di conseguenza anche un aumento dell'energia potenziale in gioco (umidità e calore nei bassi strati) per l'innesco di questi pericolosi temporali.
ZONE A RISCHIO SUPERCELLE
Occhi puntati tra il pomeriggio e la sera di Mercoledì 28 Maggio quando l'ingresso di correnti instabili in quota destabilizzerà non poco l'atmosfera provocando i primi temporali sulle Alpi in estensione poi alle vicine pianure.
La mappa qui sotto mette bene in evidenza le zone più a rischio: massima attenzione in particolare su Lombardia sudorientale, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Specie queste ultime due regioni si troveranno in una sorta di zona di convergenza dove interagiscono masse d'aria diverse: da una parte le correnti calde e molto umide in risalita dal mar Adriatico e dall'altra l'irruzione di aria più fredda in quota pilotata dal ciclone centrato sul Nord Europa.
Il rischio è che si possano formare delle supercelle temporalesche con la possibilità di grandinate anche di medie dimensioni associate a forti raffiche di vento chiamate in gergo downburst. Quest'ultimo, definito anche come raffica discendente, è un fenomeno meteorologico che consiste in correnti di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale con velocità che possono superare i 100 km/h.