Saremo chiari: almeno fino al 18-19 Ottobre non sono previsti particolari scossoni, con poche piogge e con temperature ben oltre le medie climatiche; insomma, saremo in presenza della classica ottobrata sull'Italia.
Dando tuttavia uno sguardo al quadro generale europeo possiamo osservare dei movimenti interessanti sul comparto atlantico dove sta prendendo vigore una vasta area depressionaria, denominata in termine tecnico Depressione d'Islanda: si tratta, in sostanza, della "fucina delle perturbazioni", il cuore pulsante della stagione autunnale, pronta a lasciare gli ormeggi pilotando piogge intense dapprima verso Regno Unito, Francia e Penisola Iberica, per poi interessare anche il Mediterraneo e quindi anche l'Italia.
DAL 20 OTTOBRE ARRIVERA' UNA POTENTE PERTURBAZIONE ATLANTICA
Occhi puntati dal 20 Ottobre in avanti quando una potente perturbazione potrebbere raggiungere il nostro Paese. Se ciò fosse confermato non sono da escludere forti precipitazioni, anche a carattere di nubifragio, dapprima al Nord, ma poi in estensione pure al resto d'Italia.
Niente di così sorprendente, intendiamoci. Va sottolineato come questo periodo dell'anno risulti spesso piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e i primi affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall'altra.
MARI CALDI E SCIROCCO: LA MICCIA DEGLI EVENTI METEO ESTREMI
Nelle prossime settimane sarà fondamentale monitorare attentamente le temperature superficiali del Mar Mediterraneo, che continuano a registrare valori superiori alla media stagionale. Questo dato non è secondario: mari più caldi significano maggiore evaporazione e, di conseguenza, un’atmosfera più carica di vapore acqueo, ovvero più energia potenziale disponibile per lo sviluppo di fenomeni estremi.
In un simile contesto, basta poco per innescare eventi meteo estremi, soprattutto se si aggiungono altri ingredienti favorevoli. Tra questi, un ruolo determinante lo gioca il vento di Scirocco, che soffia da sud-est portando con sé calore e umidità direttamente dal mare. Quando incontra masse d’aria più fresche o venti locali (come la Tramontana), si creano convergenze al suolo che possono generare temporali stazionari e molto intensi, spesso all’origine di nubifragi e alluvioni lampo.
Seguiremo l'evoluzione e i prossimi aggiornamenti così da comunicarvi tempestivamente le ultime novità.