I due fenomeni, caldo intenso e temporali, paiono scollegati, ma in realtà sono più uniti di quanto si possa pensare.
Infatti, con l'aumentare delle temperature cresce anche l'evaporazione dai nostri mari, la vera energia potenziale di cui si nutrono i sistemi temporaleschi. Il tutto provoca un aumento delle precipitazioni convettive (temporali) con serio rischio di grandine grossa e nubifragi.
Ed è proprio quello che ci aspettiamo nei prossimi giorni, quando la presenza dell'anticiclone africano scalderà non poco l'atmosfera (per tutto il weekend) tanto che sembrerà già di essere a Giugno.
Insomma, ecco servito uno degli effetti del cambiamento climatico in atto. Due lati della stessa medaglia: all'aumentare del caldo, aumenta il rischio di temporali violenti e questa volta già in Primavera, senza attendere l'Estate.
RISCHIO GRANDINE
Dopo il grande caldo atteso durante il weekend, nel corso della prossima settimana si verrà a creare una pericolosa configurazione sinottica. Da una parte, abbiamo il caldo anticiclone africano responsabile di queste prime fiammate fin sull'Italia; dall'altra, un flusso di correnti in discesa dal Nord Europa, più fresche ed instabili, pronte ad irrompere fin verso il Mediterraneo.
In particolare, tra Lunedì 5 e Mercoledì 7 Maggio, le regioni del Centro-Nord rischiano di trovarsi in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiscono queste importanti figure meteorologiche. Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più pericolosi: con tutto questo calore in eccesso aumenta anche il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. Non solo, potrebbero venirsi a creare le condizioni per i temibili downburst, si tratta di fortissimi venti lineari in uscita dal sistema temporalesco con raffiche fino a 100 km/h.
Anche la seconda parte di settimana potrebbe proseguire su questa falsariga, con il rischio più che concreto di improvvisi acquazzoni, specie durante le ore pomeridiane.