Meteo: Fulmini sempre più frequenti in Italia; come si formano e il ruolo del Riscaldamento Globale

Meteo: Fulmini sempre più frequenti in Italia; come si formano e il ruolo del Riscaldamento Globale

I fulmini, fenomeno atmosferico affascinante, ma al tempo stesso pericoloso (Foto: Mattia Gussoni)
Tra i fenomeni meteo più pericolosi durante un temporale troviamo i fulmini: essi vengono definiti come una scarica elettrica di grandi dimensioni che si instaura fra due corpi con elevata differenza di potenziale elettrico.

Tra la Primavera e l'Autunno, ma con il culmine nei mesi estivi, ogniqualvolta un fronte instabile valica le Alpi e trova aria caldo-umida sul suolo italiano (situazione estremamente frequente negli ultimi anni), è facile che si formino i cumulonembi, fautori di vere e proprie tempeste di fulmini. Questi ultimi possono essere letali, in quanto è estremamente difficile prevedere dove possano cadere, anche perché non è detto che un innocuo cumulo in sviluppo non possa originarne. Inoltre, vale la regola che quando si sente il tipico brontolio, è fondamentale trovare un luogo riparato (una tettoia, un ponte, l'auto), ma che non abbia una forma a punta (NO a campanili, abeti, lampioni ecc.)

COME SI FORMANO I FULMINI
I fulmini nascono dentro i temporali, quando all’interno delle nubi si crea un forte squilibrio elettrico. Durante il temporale, le correnti d’aria sollevano gocce d’acqua e cristalli di ghiaccio verso l’alto, mentre altri cadono verso il basso. Questo movimento continuo genera attriti e separa le cariche elettriche: quelle positive salgono nella parte alta della nube, mentre quelle negative si accumulano in basso.

Quando la differenza tra le cariche diventa troppo grande, scatta una scarica elettrica: è il fulmine. Può avvenire all’interno della nube, tra nubi diverse, oppure tra la nube e il suolo.

Formazione e vari tipi di fulmini
CON IL CAMBIAMENTO CLIMATICO I FULMINI SONO DIVENTATI PIU' PERICOLOSI?
L'aumento costante delle temperature favorisce un incremento dell'energia potenziale a disposizione (maggiore evaporazione dai mari = più umidità nell'aria), in pratica gran parte del calore accumulato si trasforma in combustibile per i temporali che, di conseguenza, diventano sempre più intensi. Si osservano nuvole sempre più imponenti, come Supercelle e/o cumulonembi oltre i 10 km di altezza, con il top della nube che sfora nella stratosfera (fenomeno detto Overshooting Top).

Nubi così alte producono fulmini più frequenti; tra l'altro, per ogni grado di temperatura in più, abbiamo anche un aumento del vapore acqueo e delle precipitazioni di circa l'8%: ma queste ulteriori piogge cadono in tempi ridotti, sotto forma di nubifragi istantanei. In pratica, piove di più ma in minore tempo, abbiamo una tropicalizzazione del clima anche in Italia e, di pari passo, anche fulminazioni più pericolose in quanto più frequenti. Pensate, negli ultimi anni sono stati registrati 6 milioni di fulmini l'anno e, durante le perturbazioni estive più strutturate, si sono contati anche più di 100.000 fulmini in 24 ore in Italia. Quindi non è tanto la pericolosità ad essere aumentata ma bensì la frequenza!

COSA BISOGNA FARE QUANDO SCOPPIA UN TEMPORALE?
Appena vediamo un fulmine e contiamo meno di 5 secondi tra la luce ed il tuono (fulmine a meno di 2 km), accovacciamoci a terra con i piedi uniti e le mani sulle ginocchia; ovviamente meglio scappare e ripararsi in un edificio o in auto, se possibile. Da evitare invece alberi isolati, pali, tralicci, e qualsiasi altra struttura che potrebbe attirare i fulmini. Evitiamo di toccare oggetti metallici, come ombrelli, canne da pesca o attrezzature sportive, perché possono condurre l'elettricità. Infine, se siamo in spiaggia o vicino a corsi d'acqua, dobbiamo uscire immediatamente dall'acqua e allontanarci dalla riva. Dopo l'ultimo tuono, aspettiamo almeno 30 minuti prima di uscire dal riparo per assicurarsi che il temporale sia definitivamente passato, anche se ne potrebbe arrivare un altro; meglio prestare attenzione, sempre.

I FULMINI SARANNO SEMPRE PIU' INTENSI?
Non saranno più intensi, ma più frequenti; già adesso la potenza di un fulmine è mortale: pensate il canale del fulmine può raggiungere temperature elevatissime, fino a 30.000°C, mentre la velocità è pari a circa un terzo della velocità della luce, ovvero circa 360 milioni di km/h: impossibile scappare! Una recente ricerca pubblicata su Nature.com conferma che la frequenza dei fulmini è aumentata con il riscaldamento globale: è stato calcolato un incremento del 10 per cento in tutto il mondo rispetto all’era preindustriale quando producevamo molti meno gas serra. Si prevede un ulteriore aumento del 9 per cento entro la fine del secolo: in pratica la frequenza dei fulmini sarà del 20% circa superiore a quella che avevamo 2 secoli e mezzo fa. Le aree più interessate dalla maggiore frequenza di fulmini saranno quelle tropicali, le zone montane, ma anche l'area mediterranea, Italia compresa, dove i periodi di caldo anomalo e prolungato sono sempre più frequenti ed estremi. Il Riscaldamento Globale è una realtà sempre più attuale che purtroppo si manifesta anche con saette e fulmini distruttivi.

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