In particolare si sono raggiunte punte massime fino a 42-43°C in alcune aree di Francia e Balcani e picchi fino a 38-40°C su parte del nostro Paese (basse pianure del Nord e Toscana). A Tirana, capitale dell'Albania, si sono toccati i 43,6°C (record nazionale per agosto); a El Granado, in Spagna, 44,3°C; ad Amareleja, Portogallo 43,1°C; a Bergerac 42,1°C. Bordeaux ha registrato il suo giorno più caldo , con una temperatura di 41,6°C, a Parigi valori intorno ai 36-37°C.
COME NEL 2003
L’estate del 2003 fu un punto di svolta nella percezione del rischio climatico in Europa. All’epoca, le temperature record e la prolungata siccità furono considerate eventi eccezionali, con un tempo di ritorno stimato oltre i 100 anni. Ma con l’intensificarsi del riscaldamento globale, ciò che prima era raro ora sta diventando parte della nuova normalità climatica. A titolo di esempio riportiamo le temperature di Firenze: nel 2003 l'ondata di caldo fu sì estrema, ma con solo 2 giorni di valori oltre i 40°C. Ebbene, ad ora il capoluogo toscano ha già messo in fila ben 4 giornate a 40°C! E non siamo nemmeno a metà mese.
Questi giorni, e quelli che ci attendono almeno fino a Ferragosto, non rappresentano affatto una "normale" estate mediterranea. Rispetto a trent’anni fa, il caldo non è solo più frequente, ma anche più intenso e più duraturo. Le ondate di calore come quella in corso non sono più eccezioni, ma fanno parte di una tendenza che si sta consolidando sotto i nostri occhi.
E attenzione: non è colpa dell’anticiclone delle Azzorre, come purtroppo qualcuno continua a sostenere erroneamente. Il caldo rovente di questi giorni ha tutt’altra origine: è alimentato da un promontorio anticiclonico subtropicale ben strutturato, che trasporta aria eccezionalmente calda dal Nord Africa verso il bacino del Mediterraneo e parte dell’Europa centrale.
PROSSIMI GIORNI ANCORA CON CALDO ESTREMO
Nei prossimi giorni la bolla rovente di matrice subtropicale manterrà la sua influenza su Francia, Germania occidentale, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e buona parte dell'Italia. Si tratterà a tutti gli effetti di un evento estremo: come possiamo vedere dalla mappa qui sotto sono previste anomalie termiche fino a +14°C rispetto a quanto ci si aspetterebbe in questo periodo dell'anno in particolare su Francia e Germania. Il tutto si tradurrà in valori termici massimi fino a 40°C in regioni come l'Alsazia, l'Ile de France, la Vestfalia e la Renania.
La realtà, supportata da dati e analisi climatiche, è ben diversa: il caldo di questi giorni non rientra nella normalità stagionale a cui eravamo abituati 30 o 40 anni fa. A generarlo è un robusto anticiclone africano, che trasporta masse d’aria eccezionalmente calde dal Sahara verso il Mediterraneo e l’Europa centrale.
Questi eventi, un tempo rari e di breve durata, stanno diventando sempre più frequenti, intensi e prolungati. È il risultato concreto del cambiamento climatico in atto, che non riguarda più solo scenari futuri: è già qui, e lo stiamo vivendo in tempo reale. Con temperature in crescita in tutte le stagioni dell’anno, le estati roventi rischiano di diventare la regola, non più l’eccezione.