Tregua dal maltempo sull’Italia con maggiori spazi soleggiati, anche se le temperature si manterranno molto basse. La lunedì 24 arriva una perturbazione con piogge e nevicate.
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma la pausa dalle piogge grazie alla timida rimonta di un campo di alta pressione che garantirà maggiori spazi soleggiati su buona parte del Paese. Da segnalare però le temperature decisamente gelide. L’irruzione di aria artica, che negli ultimi giorni ha alimentato il maltempo, ha trascinato verso il basso i valori termici, ora ben sotto le medie climatiche di riferimento. Sulle pianure del Nord le massime faranno fatica a superare i 5–6°C, mentre al Centro ci si fermerà intorno ai 9–10°C: numeri che raccontano un’Italia avvolta da un freddo dal sapore pienamente invernale.
Tuttavia la pausa avrà vita breve. Una perturbazione in arrivo dal Nord Europa si prepara infatti a destabilizzare il tempo su diverse regioni italiane. Le correnti fredde in ingresso dalla Porta del Rodano – il corridoio naturale tra il sud-est della Francia e il Nord-Ovest italiano – favoriranno la nascita di un ciclone mediterraneo, destinato poi a isolarsi sui nostri mari.
Si tratta di una configurazione piuttosto insidiosa in quanto il vortice in formazione, ruotando in senso antiorario, richiamerà venti dai quadranti meridionali che scorreranno lungo un Mediterraneo ancora insolitamente tiepido e ricco di umidità. Questo passaggio sul mare fungerà da “ricarica” energetica: l’aria mite e umida, una volta inglobata nel sistema depressionario, diventerà un vero e proprio carburante atmosferico, capace di potenziare le nubi temporalesche e favorire lo sviluppo di fenomeni meteo intensi.
Le conseguenze? Già da lunedì 24 novembre sono previste piogge persistenti e localmente abbondanti, con il rischio di accumuli importanti e possibili criticità idrogeologiche. I versanti tirrenici – Toscana, Lazio e Campania – e alcune aree della Romagna saranno tra le più esposte, con la possibilità di nubifragi e raffiche di vento. Sugli Appennini, invece, tornerà la neve con accumuli consistenti oltre i 1500 metri. 