Ma così non sarà, vuoi perché questo anticiclone è pigro, vuoi perché le perturbazioni atlantiche sono già in azione, vuoi perché già prime nuvole non previste e minacciose scorrono sui cieli del Piemonte, Liguria e Lombardia e ci dicono che sí, forse un giorno capiremo la Natura, ma non riusciremo mai a prevederla.
E quindi investiti dalla consueta umiltà di chi sa che può sbagliare perché già ha sbagliato in passato, possiamo provare a tracciare l’evoluzione di un guasto del tempo che si preannuncia violento e in anticipo rispetto alle tabelle di marcia: ci attendono un pomeriggio e una serata temporaleschi sulle Alpi e sulle Preali tutte, sul Trentino Alto Adige, Bellunese, Friuli Venezia Giulia, ma il peggio arriverà nella notte con nubifragi e grandine in Lombardia, Veneto, Alto Adige, e poi giù fino al Ferrarese ed Emilia Romagna più tardi.
E la Domenica sera farà il Bis rincarando la dose con veri e propri nubifragi dal Piemonte alla Lombardia, da Torino a Milano entro la mattinata di Lunedì con grandine in estensione a tutta la Lombardia con crollo termico di 10 gradi o più, tutti fenomeni diretti poi verso il Veneto e il resto el Nord e poi Lunedì anche al Centro, con grave maltempo nel pomeriggio su tutte le regioni settentrionali, ma piogge sono attese anche in Toscana fino a Firenze, in Lazio fino a Roma e pure in Sardegna ed entro sera pioggia, vento, freddo arriveranno senza pietà a Rimini, sulla Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo.
Sarà uno shock, un repentino cambio, un colpo di scena, una magia che solo la Natura può e sa fare.