L'ondata di caldo di 22 anni fa fu generata dall'espansione continua dell'anticiclone africano, che portò temperature estreme in tutta Europa. Già a Maggio si registrarono temperature insolitamente alte, mentre a Giugno si scatenò la prima ondata di calore grazie ad una poderosa risalita di aria subtropicale africana che fece schizzare le temperature ben oltre i 35°C in molte città italiane, un evento rarissimo per il periodo. I mesi successivi furono contraddistinti da una serie di ondae di calore senza sosta: il culmine si raggiunse ad Agosto con valori ad oltre 40°C. Ebbene, la storia ora potrebbe ripetersi.
ARRIVA IL CALDO AFRICANO
Nel corso della prossima settimana, già da Martedì 3 Giugno, il famigerato anticiclone africano si espanderà dalle zone desertiche di Marocco e Algeria fino all'Europa e al mar Mediterraneo, inglobando di conseguenza anche il nostro Paese.
La mappa qui sotto mostra la vastità dell'area di alta pressione. Analizzando nel dettaglio questa avanzata possiamo vedere chiaramente le caratteristiche intrinseche della massa in questione: si tratta di una massa d'aria calda di matrice subtropicale che provocherà, oltre ad una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un'impennata delle temperature. Il caldo si farà sentire in particolare sulle pianure del Nord, sulle regioni tirreniche e sulle due Isole Maggiori dove i valori termici si porteranno diffusamente oltre i 30-34°C durante le ore pomeridiane. In Sardegna, specie nella seconda parte di settimana, si potranno toccare punte massime fino a 38-40°C! Insomma, saremo di fronte alla tipica fiammata di calore africana.
Al momento non sono previsti break temporaleschi significativi in grado di portare refrigerio: infatti a parte qualche acquazzone sull'arco alpino, almeno fino alla metà del mese la cupola anticiclonica farà da scudo contro le perturbazioni. Anzi proprio tra il 10 e il 15 di Giugno è prevista una fase meteo climatica estrema con il caldo che si farà sempre più insopportabile su molte delle nostre regioni. Insomma, il prossimo mese si preannuncia estremo proprio come nel 2003, non resta che seguire passo passo l'evoluzione.
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