Meteo: Autunno 2024, l'ultimo aggiornamento su Temperature e Precipitazioni. Ci sono novità

Meteo: Autunno 2024, l'ultimo aggiornamento su Temperature e Precipitazioni. Ci sono novità

Proiezioni per l'autunno 2024
Autunno 2024: sono arrivati importanti aggiornamenti su temperature e precipitazioni.

Prima una doverosa premessa. Come sempre per questo genere di tendenze ci dobbiamo affidare alle cosiddette previsioni stagionali: un tempo decisamente poco affidabili e mero oggetto di studio e di interesse per curiosi e appassionati, le proiezioni stagionali sono oggi diventate un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a più lunga scadenza. In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, ECMWF, di Reading (Regno Unito).

Detto questo cosa ci dobbiamo aspettare in vista dell'Autunno?
Partiamo dall'aspetto più rilevante e anomalo: le temperature. Per i prossimi mesi autunnali (Ottobre e Novembre) sono previsti valori termici ben oltre le medie climatiche di riferimento; un caldo "fuori stagione" dunque, sulla scia di quello che abbiamo già visto negli ultimi anni (altro segnale del cambiamento climatico in atto). Secondo gli ultimi aggiornamenti la nuova stagione sarà caratterizzata da temperature fino a +2/3°C di anomalia positiva specie al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori; solo un po' "meno caldo" al Nord, più esposto alle prime perturbazione atlantiche.
Osservate la mappa qui sotto: fa una certa impressione vedere tutta l'Europa colorata in arancione e rosso, a conferma di un sopra media termico atteso su tutti gli Stati. Si conferma dunque il trend volto al riscaldamento in tutte le stagioni, segno evidente di un cambiamento climatico che marcia a grandi passi specie sul bacino del Mediterraneo, con effetti anche sull'Italia.

Anomalie di temperatura prevista per Ottobre (fonte: ECMWF)
I rischi per l'Italia.
L'Autunno è un periodo dell'anno piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse: da una parte abbiamo le fresche ed instabili correnti dal Nord Europa, dall'altra ci sono le roventi fiammate africane che tentano ancora di salire verso Nord, attraversando il Mediterraneo e dirigendosi dritte verso il nostro Stivale.
La cronaca del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali: Genova e Cinque Terre nel 2011, Val Trebbia (Piacenza 2015), Livorno 2017, Matera 2019, Alto Piemonte 2020, tra Catania e Siracusa nel 2021 ed infine il più recente nel 2023 nelle province di Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Firenze.

Il tutto è causato dalla formazione di cicloni sul Mediterraneo capaci di apportare severe fasi di maltempo, con forti piogge e nubifragi piuttosto intensi, in grado di causare anche eventi alluvionali lampo, spesso enfatizzati dall'azione orografica, come accade spesso in Sardegna, Liguria, alta Toscana, coste campane, Calabria e Sicilia. Da non sottovalutare anche il rischio di Medicane (dall'unione delle parole MEDIterranean hurriCANE), ossia una sorta di "uragano del mediterraneo", che si forma quando una bassa pressione viene alimentata dalle acque calde del Mediterraneo (al momento i nostri mari sono 4-5°C più caldi del normale, non certo un bel segnale) e sviluppa caratteristiche da tempesta tropicale.
Anche se spesso hanno breve durata, i Medicane possono portare forti piogge e forti raffiche di vento fino a 120 km/h. Una volta molto rari queste immense macchine atmosferiche stanno diventando sempre più frequenti anche a causa dei cambiamenti climatici in atto.

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