Il caso più famoso risale al 1911, quando la Gioconda di Leonardo da Vinci fu rubata dalla sua cornice. L’autore del colpo fu Vincenzo Peruggia, ex dipendente del museo, che riuscì a nascondersi all’interno e a uscire con il quadro sotto il cappotto. L’opera fu recuperata due anni dopo a Firenze, un episodio che contribuì a trasformare il ritratto in simbolo universale dell’arte.
Altri furti rilevanti hanno segnato la storia del Louvre. Nel 1983, due armature rinascimentali furono sottratte e recuperate solo quasi quarant’anni dopo. Nel gennaio 1995, un visitatore danneggiò il dipinto Cervo in un paesaggio di Lancelot Théodore Turpin de Crissé (1782-1859), esposto nei saloni Napoleone III dell’ala Richelieu. Pochi giorni dopo, un’alabarda di 17 chilogrammi, scolpita da Martin Desjardins (1637-1694), fu strappata dal suo monumento nella Cour Puget. Sempre nello stesso anno, il 10 luglio, scomparve un pastello di Robert de Nanteuil (1623-1678).
Questi episodi ricordano quanto sia delicata la gestione di un museo di tale portata e quanto sia importante combinare sicurezza, conservazione e fruizione pubblica, per proteggere opere che rappresentano un patrimonio culturale mondiale. Il VIDEO CORRIERE in alto.
