Come vi avevamo già preannunciato nei giorni scorsi, un flusso di aria artica scenderà di latitudine investendo dapprima il centro Europa, per poi puntare dritto verso il bacino del Mediterraneo da Capodanno in avanti. Insomma la classica ondata di gelo e neve così tipica degli inverni del passato. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il cambiamento climatico non elimina le ondate di gelo. Anzi, potrebbe contribuire ad aumentare l'intensità di eventi estremi, sia di caldo, sia di freddo. Sebbene il riscaldamento globale porti ad un aumento delle temperature medie, le fluttuazioni atmosferiche possono ancora favorire l'arrivo di masse d'aria fredde provenienti dall'Artico
PRIMA ARRIVA IL FREDDO
Nella zona tra la Lapponia e la Penisola di Kola (Russia) si è formato un imponente "lago gelido", ricolmo di aria artica (freddissima) un vero e proprio serbatoio del freddo che potrebbe scivolare verso l'Europa, dando così il via a ondate di gelo che, a più riprese, potrebbero arrivare ad investire anche il nostro Paese.
La mappa qui sotto ben evidenzia la portata di questa ondata di gelo che dalle lontane terre artiche potrebbe invadere il Vecchio Continente. Nei primi giorni del 2026 ed almeno fino alla Befana gli effetti di queste correnti si sentiranno anche sul nostro Paese. In particolare ci aspettiamo un primo vero crollo delle temperature specie sulle regioni del Centro Nord e su quelle adriatiche con valori ben sotto le medie climatiche di riferimento.
Da valutare la possibile interazione tra il freddo in discesa dall'Artico e l'arrivo di una perturbazione di origine Atlantica (dal 5-7 Gennaio) che potrebbe dar vita ad un periodo molto movimentato e dinamico. Se non possiamo ancora scendere nei dettagli, certamente siamo in grado di affermare che ci aspetta una fase decisamente più dinamica e fredda, con il rischio di nevicate fino a bassissima quota a partire dalle regioni del Centro Nord.
Come ricordiamo spesso, le sorti della stagione invernale dipendono molto anche dal comportamento del Vortice Polare che potrebbe influenzare il tempo nelle prossime settimane fin sull'Italia.