LA GRANDINE
La grandine si forma quando all'interno di una nube temporalesca (cumulonembo) le correnti ascensionali, cioè quelle che soffiano verso l'alto, sono molto intense. La presenza di queste correnti mantiene in sospensione piccole particelle d'acqua le quali, a contatto con l'aria fredda in quota, congelano fino a formare il chicco di grandine. Più le correnti ascendenti sono intense e più il chicco di grandine rimane sospeso in quota aumentando sempre di più la sua dimensione, fino a precipitare nel momento in cui le correnti non sono più in grado di sostenerlo.
ZONE A RISCHIO MERCOLEDI' 7 MAGGIO
Occhi puntati in particolare tra il pomeriggio e la sera quando è prevista la formazione di temporali particolarmente violenti sulle pianure di Piemonte e Lombardia, nonché in Toscana, con la possibilità di grandinate. Non solo, visto il tipo di configurazione che si verrà a creare non escludiamo l'innesco di temibili supercelle temporaleschesull'Emilia Romagna, in rapido spostamento poi, entro la serata, verso il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Questi sistemi atmosferici sono in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d'acqua in pochissimo tempo (fino a 70-80 mm di pioggia) e provocare fortissimi raffiche di vento.
Questa strana Primavera si sta rivelando particolarmente piovosa in molte delle nostre regioni e purtroppo si contano già danni da eventi meteo estremi.