Scipione ha steso il suo tappeto rovente sull’Italia ormai da giorni, trasformando lo Stivale in una vera e propria fornace a cielo aperto. Il sole brilla impietoso da Nord a Sud e le temperature fanno registrare valori davvero bollenti, con il Sud che si avvicina ai fatidici 40°C e l’entroterra sardo che riesco ormai addirittura a superarli. Una situazione che sa di piena estate, anche se il calendario è appena a metà giugno.
Ma come spesso accade con gli eccessi atmosferici, qualcosa comincia a scricchiolare, soprattutto al Nord. Ed ecco che, mentre la maggior parte del Paese vive giornate di sole cocente, sulle regioni settentrionali si prepara un cambiamento tutt’altro che trascurabile.
Già dalla mattinata di Domenica 15 il tempo resterà in prevalenza buono, ma non sarà difficile notare un certo aumento della nuvolosità lungo l’arco alpino. Questo è il primo segnale di un peggioramento in arrivo, causato dalla discesa di correnti più fresche in quota, in arrivo dal Nord Europa. Il motore di questa “rottura” del caldo è una saccatura, ovvero un’area di bassa pressione, che, partendo dal Regno Unito, punterà verso la Scandinavia, lasciando però dietro di sé scie instabili destinate proprio all’Italia settentrionale.
Nel pomeriggio, quindi, il copione cambierà decisamente tono: l’atmosfera si farà più vivace e instabile, con lo sviluppo di forti temporali sulle Alpi e Prealpi centro-orientali. Non solo pioggia, ma anche grandinate localizzate e colpi di vento, a segnalare l’energia accumulata da giorni di caldo intenso.
Con il passare delle ore, i temporali potranno scendere di quota, andando a interessare anche alcuni tratti di pianura tra Piemonte e Lombardia coinvolgendo temporaneamente anche l’Appennino tosco-emiliano. Non si esclude neppure qualche fenomeno isolato sulla parte centro-orientale della Valle Padana.
Chi si trova in queste aree potrà tirare un piccolo sospiro di sollievo: laddove passeranno i temporali, infatti, si avvertirà un lieve ma benefico calo termico, pronto a spezzare l’ondata africana.
Insomma, un’Italia a due velocità meteorologiche: il Nord a tratti sotto l’acqua e il resto del Paese nella morsa del sole infuocato. Ma attenzione: questi segnali di instabilità potrebbero essere solo il preludio a una nuova fase meteo più movimentata, che merita di essere seguita passo dopo passo.
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