LE ZONE COLPITE
Già in queste ore si stanno innescando violenti temporali in particolare sulle pianure del Piemonte tra torinese, astigiano e alessandrino, ma anche in Lombardia sulla province di Pavia, Milano, Monza, Bergamo e Lodi. Un vasta sistema temporalesco sta colpendo anche l'Emilia Romagna occidentale.
Ma attenzione, la fase più pericolosa è prevista nel corso di Lunedì 16 Giugno quando ci aspettiamo una veloce ondata di maltempo su Veneto e Friuli Venezia Giulia. In queste regioni c’è il rischio concreto dello sviluppo di temporali intensi, anche a carattere di supercelle, con veri e propri nubifragi, raffiche di vento superiori ai 60 km/h e grandinate con chicchi che localmente potrebbero raggiungere i 2–3 cm di diametro. Col passare delle ore il fronte temporalesco si estenderà pure a Emilia Romagna e Marche
La grandine nasce all’interno dei cumulonembi, le nubi tipiche dei temporali. Le correnti ascensionali al loro interno sollevano gocce d’acqua che, raggiungendo strati molto freddi, si congelano. Se la corrente è intensa, il chicco di grandine resta sospeso più a lungo, aumentando di dimensione. Quando non riesce più a essere sostenuto, cade al suolo.