Va fatta una doverosa premessa. Con stratwarming, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre (porzione dell'atmosfera compresa tra i 15 e 50 km sopra la superficie), proprio sopra il Circolo Polare artico, nell'ordine anche di 40/50°C nel giro di pochissimi giorni.
Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente ad espandersi in direzione dell'alta troposfera, con ripercussioni nelle successive 2/4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (in termine tecnico si parla di "dislocazione del vortice polare") o a rompersi, suddividendosi in 2/3 minimi depressionari distinti ("split del vortice polare"), i quali poi viaggiano, almeno in parte, in direzione delle medie latitudini, provocando ondate di freddo fin sul cuore dell'Europa e anche sull'Italia.
PREVISIONI PROSSIME SETTIMANE, ARRIVA IL VERO FREDDO
Nei prossimi giorni si innescherà una fortissima anomalia climatica sopra al Polo Nord, con temperature fino a 20°C in più rispetto a quanto ci si aspetterebbe in questo periodo! L'ingresso di "aria calda" potrebbe destabilizzare non poco il Vortice Polare. Le ripercussioni, nella bassa troposfera non saranno immediate. Anzi, come avviene in genere, ci vorranno circa 10 giorni e quindi si avvertiranno eventualmente nella seconda metà di Febbraio. Il passato (anche recente come abbiamo visto) ci insegna che queste dinamiche si traducono spesso in movimenti interessanti a scala emisferica, con possibili irruzioni gelide verso l'Europa centrale e successivamente pure verso l'Italia.
Da valutare poi il possibile ritorno delle precipitazioni: bisognerà capire in seguito dove si formeranno i minimi depressionari, per individuare le zone maggiormente coinvolte e se ci saranno occasioni per nevicate fino in pianura in particolare sulle regioni del Centro Nord.