
Già da Lunedì 28 Novembre la discesa di una poderosa depressione dal Nord Europa, sospinta da masse d'aria di origine artico-marittima, provocherà la formazione di un vero e proprio ciclone Mediterraneo in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma di nubifragio e accompagnate da violente raffiche di vento.
Come possiamo vedere dalla cartina qui sotto, le temperature ancora fin troppo elevate (valori oltre le medie di circa 2/3°C) delle acque superficiali dei nostri mari forniranno quel surplus di energia (sotto forma di calore latente e umidità) per la genesi di imponenti sistemi temporaleschi.
Secondo gli ultimi aggiornamenti sussistono le potenzialità per eventi meteo estremi e, visto il tipo di configurazione che si andrà a delineare, le regioni più esposte saranno quelle meridionali e in particolare Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia dove si rischiano problemi dal punto di vista idrogeologico.
Ma cosa si intende con questo termine?"Il rischio idrogeologico corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli pluviometrici critici lungo i versanti, dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua, della rete idrografica minore e di smaltimento delle acque piovane."
Detto in termini più semplici significa che in caso di eventi piovosi eccezionali (piogge molto intense di breve durata) il terreno perde le sue capacità di assorbimento e quindi l'acqua comincia a scorrere velocemente sul suolo anziché penetrarvi, provocando allagamenti o, sulle zone montuose, pericolose frane lungo i versanti.
Il rischio più grosso con questo tipo di ingressi perturbati riguarda poi la possibile stazionarietà dei fenomeni temporaleschi che potrebbero insistere molte ore/giorni sempre sulle stesse zone. Si tratta di una delle configurazioni potenzialmente più insidiose e pericolose per alcune regioni del nostro Paese: andrà dunque prestata la massima attenzione per il possibile innesco dei famigerati temporali autorigeneranti, i quali rischiano di scaricare 300 millimetri di pioggia in pochi giorni (l'equivalente di quello che solitamente piove in 3 mesi).
Il fronte depressionario, oltre a una pesante ondata di maltempo, sarà responsabile anche di un calo termico con le temperature che si porteranno sotto le medie climatiche di riferimento, soprattutto al Centro-Nord.