Per rispondere a questa risposta (e tante altre sul clima italiano) è nato dal 2021 il progetto "Indice di vivibilità climatica (IVC)", uno sguardo attento e puntuale delle dinamiche atmosferiche che caratterizzano il nostro Paese. I nostri meteorologi Mattia Gussoni e Lorenzo Tedici, in collaborazione con il quotidiano Corriere della Sera, hanno elaborato i dati ora per ora ottenuti dalla banca dati del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e dagli aeroporti (dati METAR) degli ultimi 12 anni, moltiplicati poi per tutte le 108 città capoluogo italiane. In totale sono stati analizzati oltre 10 milioni di dati dal punto di vista bio-meteorologico al fine di individuare le condizioni ottimali, di benessere, di stress o di disagio associate a temperatura, umidità, vento e altri numerosi fattori.
Il cambiamento climatico sta stravolgendo il clima in tutte le stagioni dell'anno ed anche l'Inverno è sempre meno gelido rispetto al passato. Questo trend viene messo ben in luce da un particolare indice climatico: il numero di giorni di nebbia, cioè le giornate in cui c'è nebbia (umidità relativa >= 95% e precipitazioni = 0 mm e temperatura <=12°C) per almeno 3 ore consecutive. Meno sono i giorni con questa caratteristica, più aumenta l’indice di vivibilità.
Ebbene per il 2022 la città più nebbiosa è stata Cremona con 59 giorni con scarsa visibilità, seguita da Lodi e Ravenna. Qui sotto possiamo vedere la classifica con le ultime 10 posizioni (le città con più nebbia).
L'Indice di Vivibilità Climatica è un'importante strumento di analisi che mette in luce le peculiarità meteo climatiche del nostro Paese ed i trend in atto ormai da diversi anni.