
In gergo meteorologico apertura della Porta Atlantica significa che non vi saranno grossi ostacoli per le perturbazioni in discesa dall'oceano affinché arrivino fin sul nostro Paese provocando, conseguentemente, un surplus di precipitazioni.
La causa va ricercata in una particolare configurazione che si andrà a disegnare a livello emisferico dal 20 Dicembre in avanti e che condizionerà il tempo fino alla fine dell'anno.
Occhi puntati dunque sul Nord Atlantico dove prenderà vita una vasta area depressionaria, chiamata "Depressione d'Islanda". Si tratta di una sorta di "macchina" delle perturbazioni la quale a più riprese invierà impulsi instabili che irromperanno fin sull'Italia.
NATALE: TENDENZA AGGIORNATA
Dopo una fase relativamente mite, si profila uno scenario diverso proprio per l'ultima decade di Dicembre, dunque anche per Natale, che potrebbe riportare il maltempo su molte regioni. Le perturbazioni, sostenute da correnti molto instabili, raggiungerebbero dapprima l’Europa occidentale per poi estendersi al bacino del Mediterraneo e quindi all’Italia, determinando precipitazioni localmente anche consistenti dal 23 Dicembre in avanti con possibili effetti anche tra la giornata di Natale e quella di Santo Stefano. Se ciò dovesse venir confermato è lecito attendersi un ritorno delle piogge su molte delle nostre regioni con la possibilità più che concreta di abbondanti nevicate sull'arco alpino.
Non si può tuttavia escludere che l’alta pressione riesca a riconquistare rapidamente terreno, limitando il peggioramento a una finestra molto breve, forse di appena un giorno, o poco più.
La tendenza per gli ultimi giorni del 2025 e Capodanno appare al momento incerta, con l’Italia stretta tra due grandi figure atmosferiche. Da un lato un possibile affondo del flusso atlantico con il transito di nuove perturbazioni; dall'altro invece la discesa di correnti via via più fredde dal Nord Europa in grado di provocare un sensibile abbassamento delle temperature.
Vi terremo aggiornati.