Questo tipo di configurazione è spesso associato ad un rafforzamento dell’anticiclone delle Azzorre in direzione delle alte latitudini atlantiche, il quale, a sua volta, apre la strada ad irruzioni fredde e a movimenti ciclonici verso l’Europa meridionale e il bacino del Mediterraneo.
DOPO META' NOVEMBRE IRRUZIONE DAL POLO NORD, NEVE A BASSA QUOTA
Nella fattispecie, si preannuncia una fase atmosferica molto dinamica e va detto che si tratta di una configurazione non così rara durante i mesi invernali (specie di una volta, ultimamente sempre meno..) in grado innescare fasi molto fredde su tutte le regioni per diverso tempo.
Queste masse d'aria fredde in discesa dal Polo Nord riuscirebbero poi a irrompere sul bacino del Mediterraneo dando così il via ad una fase di freddo maltempo.
In particolare, le correnti fredde in ingresso dalla Porta del Rodano (Francia sudorientale), potrebbero favorire la formazione di un ciclone sui nostri mari in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma di nubifragio e violente raffiche di vento.
Questo genere di configurazioni è molto propizia per la neve a bassa quota al Centro-Nord, con le Alpi e gli Appennini che sarebbero destinate a fare il pieno per la prima volta in questo Autunno.
Successivamente, dopo il 20-21 Novembre, si completerebbe il ribaltone stagionale, in quanto dilagherebbe il freddo a seguito del passaggio del fronte perturbato.
Attenzione, si tratterebbe di una vera e propria svolta perché per la prima volta le temperature si porterebbero sotto media, non solo in Italia, ma su buona parte dell'Europa, come possiamo vedere dalla mappa qui sotto. Se ciò dovesse venire confermato aspettiamoci dunque i primi brividi di stagione.
Sarà l’inizio di una fase duratura o solo un anticipo del grande freddo? Le prossime settimane ci diranno la risposta.