Meteo: è in arrivo la stagione dei Cicloni Mediterranei, nel 2024 rischio più alto, lo dice uno studio CNR

Meteo: è in arrivo la stagione dei Cicloni Mediterranei, nel 2024 rischio più alto, lo dice uno studio CNR

Medicane sempre più frequenti e forti a causa del mare caldo

Medicane sempre più frequenti e forti a causa del mare caldo
E' in arrivo la stagione dei Cicloni Mediterranei e quest'anno il rischio sarà più alto, lo conferma uno studio del CNR.

Il fattore principale che provoca l'esacerbazione di questo tipo di fenomeni è l'elevata temperatura della superficie del Mar Mediterraneo, con valori che sempre più spesso su portano su quelli che solitamente si registrano nelle regioni tropicali.
Secondo un recente studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) le temperature sempre più elevate di mari (dovute al cambiamento climatico provocato dalle attività dell'uomo) stanno favorendo un aumento delle precipitazioni e degli eventi meteo estremi. Infatti, valori termici sempre più elevati si traducono in una maggiore evaporazione dai mari e dunque in una concentrazione sempre più elevata di umidità nei bassi strati dell'atmosfera, la vera energia potenziale di cui si nutrono tempeste e cicloni.

IL MAR MEDITERRANEO
Tra i vari effetti di un clima che cambia troviamo una maggiore frequenza di cicloni dalle caratteristiche tropicali nei nostri mari, ovvero dei Medicane (dall'unione delle parole MEDIterranean hurriCANE, ovvero Uragano del Mediterraneo).
Se tempo fa questi eventi capitavano una volta ogni 10 anni ora ne registriamo anche 2 o 3 all'anno (il primo del 2023 si verificò già a Gennaio in alto Adriatico). Lo diciamo subito, si tratta di Cicloni più intensi, ma non hanno nulla a che fare con gli Uragani che solcano gli Oceani, la dinamica e l'innesco sono totalmente diverse anche se gli effetti possono essere analoghi.
La formazione di queste temibili macchine atmosferiche richiede generalmente temperature dell'acqua del mare molto calde: 26°C è la soglia ufficiale per lo sviluppo di un ciclone tropicale. I Medicane riescono a conservare una grandissima potenza durante il loro tragitto che spesso si traduce sia in un'intensa attività convettiva al centro, dove si possono celare dei sistemi temporaleschi particolarmente violenti (in grado di provocare alluvioni lampo), sia in venti molto forti e turbolenti, con raffiche ad oltre 120 km/h, spesso sotto forma di tempesta. Negli ultimi anni stiamo registrando una sempre maggiore frequenza di questi eventi: tra i fenomeni più gravi e drammatici il Medicane che investì la Sicilia orientale nell'Ottobre 2021, con danni ingenti, fiumi di acqua e fango che hanno devastato intere aree provocando purtroppo anche 3 vittime a Scordia e Gravina di Catania. Da ricordare inoltre il disastroso ciclone che investì nell'Estate del 2023 prima la Grecia e poi la Libia con alluvioni devastanti e migliaia di morti.

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