
CANADA E USA ORIENTALE: UN DICEMBRE GELIDO E NEVOSO
Il Nord America sta vivendo un avvio d'inverno straordinariamente crudo. Il freddo, spinto dall'instabilità e dalla deformazione del Vortice Polare, non sta dando tregua, con nevicate frequenti che colpiscono in particolare l'area dei Grandi Laghi, il North East e tutto il Canada meridionale.
Si tratta di una fase gelida quasi senza interruzioni, che continuerà anche nei prossimi giorni.
L'apice di questa ondata è previsto intorno al 15 dicembre, quando una discesa di aria estremamente fredda potrebbe portare anche temperature eccezionali.
Intorno alle cascate del Niagara e zone limitrofi il modello europeo ECMWF indica la possibilità di valori prossimi a -20°C a una quota di 1500 metri. Tali temperature in libera atmosfera segnalano un'irruzione di aria gelida di eccezionale intensità, destinata a causare minime estreme al suolo, anche inferiori ai -15/-20°C nelle grandi città come Chicago, Toronto, Montreal e così via.
Sul fronte opposto, l'Europa è dominata da un'ampia e persistente circolazione più mite, troppo mite per il periodo, impedendo l'arrivo di masse d'aria fredda.
Le temperature si mantengono costantemente al di sopra delle medie stagionali. Nei prossimi giorni, sempre alla quota di riferimento di 1500 metri, le anomalie termiche saranno davvero marcate e potranno raggiungere anche i +12°C oltre la media del periodo, con lo zero termico intorno ai 4000 metri sulle Alpi. Clamoroso!
Questo scenario atmosferico, rende molto difficile l'arrivo di ondate di gelo o nevicate significative. La variabilità atmosferica europea, seppur presente, viene spinta verso configurazioni più miti rispetto al passato, lasciando il freddo vero e proprio ai margini.
Quando si sbloccherà questa situazione? Difficile se non impossibile dirlo, al momento i modelli non vedono scenari degni di nota fino a Natale.