Analizzando i dati climatici del passato salta subito all'occhio come l'Estate del 2003 arrivò dopo una Primavera a tratti perturbata (specie ad Aprile). Insomma, le stesse condizioni che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. A Giugno del 2003 si scatenò poi la prima vera ondata di caldo estivo generata dall'espansione continua dell'anticiclone africano, che portò temperature estreme in tutta Europa. La situazione peggiorò all'inizio di Agosto, quando l'anticiclone si estese sull'intero continente. Le temperature raggiunsero livelli estremi, con picchi di 41.6°C a Torino, 40.7°C a Trento, 41.1°C a Firenze e 37.2°C a Trieste. Le medie stagionali furono fino a 7°C superiori alla media climatica in alcune città.
GIUGNO 2025: AVVIO ROVENTE
Cosa dobbiamo dunque aspettarci per il prossimo mese di Giugno? Saremo davvero di fronte ad un nuovo 2003? Ebbene, le ultime proiezioni parlano chiaro: già con l'avvio del mese le temperature potrebbero risultare ben sopra la media climatica, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +3°C su buona parte dell'Europa centro-occidentale, Italia compresa (le anomalie più calde al momento sembrerebbero interessare il Centro-Sud e la Sardegna). La causa va ricercata nella particolare disposizione delle zone di alta e bassa pressione: molto probabilmente dovremo già fare i conti con il temibile anticiclone africano. Vista l'origine sub-tropicale (interno del Deserto del Sahara) delle masse d'aria, oltre al tanto sole, ci aspettiamo un'ulteriore impennata delle temperature: ciò si tradurrà, verosimilmente, in vere e proprie fiammate di calore, con i termometri pronti a schizzare diffusamente oltre i 32/34°C.
Questo è il punto fondamentale: con il caldo aumenta anche l'energia potenziale in gioco e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati, creando un mix micidiale per grandinate e nubifragi. Questi fenomeni colpiscono spesso aree ristrette, ecco perché diventa fondamentale la previsione meteo nel brevissimo periodo (nowcasting) in modo da allertare nel tempo più rapido possibile le zone potenzialmente coinvolte. Queste condizioni potrebbero accompagnarci poi anche per il resto dell'Estate 2025.
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