La caratteristica di quest'anno ha reso ancor più ossessivo l'interesse per le previsioni del tempo, per il meteo, appunto. Una volta ci accontentavamo dei programmi dedicati in tv che storicamente hanno occupato sempre troppo POCO spazio nei palinsesti, ridotti come erano a mere rubriche corollario dei programmi di informazione o appendici più o meno brevi dei telegiornali; come non ricordare, tuttavia, "Che tempo fa", in onda su Raiuno alle 19.50 e condotto prima dall'intramontabile Bernacca, poi dal mitico colonnello Baroni e quindi infine dal famoso e bravissimo Guido Caroselli, tutte personalità dotate di carisma oltre che di intelligenza e capacità fuori dal comune.
Ora le previsioni sono diventate quasi un "bene" di PRIMA necessità per molti, tanto che i siti meteo e le "App" sui nostri smartphone pullulano e si moltiplicano, offrendoci la coloratissima possibilità addirittura di conoscere l'orario esatto in cui pioverà o dove una nuvola riuscirà a coprire il sole, oltre che una stima delle temperature addirittura più affidabile del termometro stesso, costringendo il meteorologo alle più incredibili acrobazie pur di soddisfare i più esigenti, spingendosi talvolta troppo in là con le proiezioni a lungo termine. E di questo noi stessi chiediamo scusa.
Immersi e bombardati da informazioni sul clima e sul tempo meteorologico, frastornati dai timori del Riscaldamento Globale, il cosiddetto Global Warming, impauriti dal Caldo Record e dalle giornalistiche Bombe d’Acqua, infreddoliti, ma incuriositi per l’arrivo ogni 4/5 anni del fantomatico Burian dalle Steppe Uraliche, forse stiamo impazzendo, o forse no, ma ci domandiamo: come facevamo quando per decidere se prendere o meno l'ombrello, bastava semplicemente guardare fuori dalla finestra?
Ma così, in un delirio informativo spesso dettato dalle nostre egoistiche (seppur legittime) esigenze, la nostra vita si è snaturata da quella naturale semplicità dell'incertezza, in cui era soprattutto la sorpresa a renderci più vivi, più felici.
Ce la farà dunque la Bollente Estate 2022, preannunciata in queste ore dal suo inconfondibile profumo di Tigli, in qualche modo lasciarci un ricordo, che sia esso di una vacanza, di un weekend, o magari soltanto di una notte, di una Stella?