Ad riportare la questione è il quotidiano Corriere della Sera che spiega come i quattro Vangeli non indichino alcuna data, mentre si sa che il re di Giudea, Erode il Grande, morì nel 4 avanti Cristo.
Ed è qui che sorge la prima controversia storica: Gesù non può essere venuto alla luce più tardi ed è dunque nato avanti Cristo, o meglio, avanti se stesso. Infatti, nel racconto di Matteo si dice che Erode, venuto a conoscenza della nascita di quel bambino per bocca dei Magi, ordinò lo sterminio di tutti i bambini dai due anni in giù.
Alla luce di tutto questo la maggior parte degli
studiosi sostiene convintamente che Gesù sia nato intorno agli anni 6/7
avanti Cristo e ciò significherebbe che non siamo nel 2021. La Chiesa, per giunta, è
consapevole dell’errore, come affermò Papa Giovanni Paolo II nel 1987:
"Si ammette comunemente che il monaco Dionigi il Piccolo, quando
nell’anno 533 propose di calcolare gli anni non dalla fondazione di
Roma, ma dalla nascita di Gesù Cristo, sia caduto in errore. Fino a
qualche tempo fa si riteneva che si trattasse di uno sbaglio di circa
quattro anni, ma la questione è tutt’altro che risolta".
Se non ci
sono certezze sulla nascita, ancor meno ve ne sono sulla morte: essendo
stato crocifisso dopo i trent’anni, bisognerà scoprire quando.