Sull’ipotetica SECONDA ONDATA di CONTAGI, in autunno, il virologo ha dichiarato che “il virus potrebbe avere ulteriori ricombinazioni e ripresentarsi più innocuo o aggressivo. In genere però dovrebbe smorzarsi e potrebbe diventare davvero come un’influenza”. Sono state fatte anche delle previsioni sui dati che emergeranno a giugno in vista delle riaperture del mese di maggio. Secondo il virologo ci sarà “un ritorno del contagio molto limitato e con una sintomatologia modesta. E per dire qualcosa di azzardato, prendere il Coronavirus nelle prossime settimane potrebbe avere il risvolto positivo di raggiungere un’immunità di gregge”.
Tutto è però pronto per fronteggiare una eventuale ripresa dell’epidemia a giugno (dopo il via libera del 18 maggio) e a maggior ragione a una seconda ondata ad ottobre-novembre.
Al ministero della Sanità sottolinea che si è lavorato su tre
fronti: ospedali, rete territoriale e personale. Per gli ospedali, con
lo stanziamento di 1 miliardo e 467 milioni si realizzeranno una serie
di interventi tra i quali l’incremento dei posti in terapia intensiva
(dai 5.179 pre Covid a 11.091 con un incremento di 5.912 posti, +115%)
ai quali si aggiungeranno altri 2.112 posti di terapia sub intensiva