Nei prossimi giorni ci aspettiamo almeno tre burrasche di vento sull'Italia a causa dell'ingresso di un fronte gelido di origine artica in discesa dal nord Europa che darà il via ad una fase di diffuso e intenso maltempo. Come spesso capita con questo genere di configurazioni sinottiche, l'aria fredda e instabile in ingresso favorirà la formazione di un ciclone che richiamerà a sé venti intensi dai quadranti meridionali.
PER APPROFONDIRE: Meteo, in arrivo la Tempesta perfetta; Freddo artico, Neve e Mareggiate sull'Italia
PRIMA BURRASCA: OCCHIO A LIGURIA E TOSCANA
Già Martedì 19 Novembre, ma soprattutto Mercoledì 20 Novembre ci aspettiamo un deciso rinforzo dei venti di Libeccio su buona parte dei settori tirrenici, adriatici e ionici, con raffiche fino a 50 km/h. Massima attenzione alla Liguria e sulla Toscana dove sono attese le raffiche di tempesta più forti con punte fino a 80-100 km/h e onde alte fino a 6 metri lungo le coste.
Il ciclone si sposterà successivamente verso Sud-Est, facendo ruotare i venti dai quadranti settentrionali nel corso di Mercoledì 20 e Giovedì 21 Novembre: ecco che si innescheranno violente raffiche di Maestrale dapprima sulla Sardegna, in rapida estensione con il passare delle ore a buona parte delle zone; si tratterà di un vento decisamente più freddo che provocherà un crollo verticale delle temperature. La sensazione di freddo sarà acuita dall'effetto windchill. Con questo termine si indica quel fenomeno per il quale, in presenza di vento, la temperatura percepita dal nostro corpo risulta inferiore rispetto a quella reale. Insomma, più il vento è intenso e più la temperatura percepita è bassa. Sulle Alpi e sulle pianure del Nord sono attesi fortissimi venti di Favonio (o Foehn) con raffiche fino a 60-70 km/h anche in città come Torino, Milano ma anche su parte del Veneto centro occidentale.
Il maltempo continuerà ad imperversare su parte dell'Italia nel corso di Venerdì 22 Novembre, quando ci aspettiamo un ulteriore rinforzo dei venti, questa volta dai quadranti meridionali dal pomeriggio/sera. Maggiormente a rischio saranno i settori del basso Adriatico, ionici e tirrenici: occhi puntati in particolare su Campania, Calabria e Puglia dove le mareggiate potrebbero creare non pochi danni lungo i litorali maggiormente esposti.