Smog: in Pakistan e in India non si respira, inquinamento a livelli record, paesi in lockdown

Lahore e Multan soffocano sotto una coltre di smog. Le due città più grandi del Pakistan stanno vivendo un'emergenza sanitaria senza precedenti a causa di un'inversione termica che ha intrappolato una densa nube di inquinanti. La situazione è talmente grave che le autorità hanno deciso di chiudere scuole, ristoranti e cantieri edili, imponendo di fatto un lockdown parziale.

Un disastro nazionale ma non solo. L'inquinamento ha raggiunto livelli record, con un impatto devastante sulla salute della popolazione. I cittadini sono costretti a respirare aria altamente tossica, che provoca gravi problemi respiratori e cardiovascolari. Medici e esperti hanno lanciato l'allarme, definendo la situazione un disastro nazionale più grave persino della pandemia di Covid-19. Questo scenario drammatico si sta verificando anche su alcune zone dell'India, soprattutto intorno alla Capitale. A New Delhi sono state chiuse tutte le scuole primarie.

Le cause dell'emergenza. All'origine di questa crisi ambientale ci sono molteplici fattori: l'elevato numero di veicoli, le attività industriali, i lavori edili e la pratica agricola della combustione delle stoppie. Queste attività rilasciano nell'atmosfera grandi quantità di inquinanti che, intrappolati dallo smog, si accumulano e rendono l'aria irrespirabile.

Le prospettive future. Le autorità stanno monitorando costantemente la situazione e sperano che le piogge previste possano contribuire a disperdere lo smog. Tuttavia, è chiaro che per risolvere definitivamente il problema dell'inquinamento in Pakistan sono necessarie misure strutturali a lungo termine, come la riduzione delle emissioni da parte dei veicoli e delle industrie, e l'adozione di pratiche agricole più sostenibili.